Don Ciotti ai primi cittadini: "Non perdete mai la speranza"

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"Bisogna unire le forze degli o- nesti, non siamo navigatori solitari. Non scoraggiatevi, voi siete le istituzioni e bisogna difendere la sacralità delle istituzioni, anche con fatica. Finché c’è sforzo, c’è speranza". Don Luigi Ciotti parla agli amministratori, a uomini e donne con la fascia seduti davanti a lui nell’aula consiliare di Buccinasco piena: sono tutti i sindaci o gli assessori che hanno voluto prendere parte all’incontro organizzato da Libera e Avviso pubblico in vista della 28esima edizione della Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie che si svolgerà a Milano il 21 marzo. Un’iniziativa doverosa e sentita, perché "abbiamo un debito di riconoscenza verso chi è stato assassinato dalle mafie, ma anche verso chi è rimasto, le famiglie delle vittime", ha spiegato don Ciotti. Con lui c’era anche la responsabile di Libera, Lucilla Andreucci, che ha sottolineato l’importanza di parlare ai giovani, continuare a organizzare "presidi di legalità, soprattutto in territori penetrati dalle mafie. La legalità deve essere un sentimento, non un dovere. Perché è quando lo senti che scegli di stare dalla parte giusta". Il coordinatore di Avviso pubblico Fabio Bottero ha evidenziato lo stesso concetto: "Fare rete e far sentire la nostra presenza. Come amministratori abbiamo delle responsabilità e dobbiamo fare tutto il possibile per contrastare ogni tentativo di infiltrazione. Siamo qui – ha aggiunto Bottero – anche per dare solidarietà al sindaco di Buccinasco per la questione del cortile confiscato e per il suo impegno". Bottero si riferisce alla sentenza vinta dalla moglie del boss Rocco Papalia sull’uso del cortile all’interno della villetta per metà confiscata (nell’altra metà abita la coppia). La decisione del giudice ha convinto il sindaco Pruiti a rinunciare all’immobile perché "impossibile convivere con la mafia – ha detto –. Non siamo disponibili ad alcun compromesso. C’è un confine tra noi e loro ed è invalicabile. Condivido pienamente l’appello di don Luigi Ciotti, il suo impegno contro l’indifferenza e la neutralità ma anche contro un’antimafia di maniera e autoreferenziale".

Francesca Grillo

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