Docenti a Milano: “Ci sono più posti che candidati”. 3.900 vogliono lasciare la città

A maggio il quadro delle cattedre vacanti, otto concorsi aperti. La procedura straordinaria, il nodo del sostegno e l’allarme dei sindacati: "Bisogna correre"

Parte già il conto alla rovescia per la ricerca del personale per settembre

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Sono 3.900 le domande di mobilità presentate dai docenti di Milano, 9.000 in Lombardia, nelle scuole di ogni ordine e grado. "Il 24 maggio sapremo quante di queste saranno accolte e, in base ai pensionamenti, avremo il quadro del fabbisogno per il prossimo anno", spiega Massimiliano Sambruna, segretario Cisl Scuola Milano. Che, dopo gli annunci del piano straordinario di reclutamento ministeriale, ricorda i problemi cronici nelle scuole milanesi: "Quest’anno fra posti di diritto e di fatto sono serviti 14mila supplenti solo tra Milano e provincia. Avevamo più posti da stabilizzare che candidati", ribadisce.

La scorsa estate sono state fatte in tutto 4.690 nomine in ruolo in Lombardia rispetto alle oltre 22mila autorizzate. Ci sono otto concorsi aperti che si chiuderanno il 30 maggio: si è in attesa degli esiti per capire quanti posti resteranno scoperti.

"Con l’importante piano di assunzioni di docenti che abbiamo deciso di affiancare alle misure previste dal Pnrr (che devono chiudersi entro il 31 dicembre 2024 con il reclutamento di 70mila insegnanti in tutta Italia, ndr), puntiamo a creare le condizioni per il regolare avvio del prossimo anno scolastico, assicurando la continuità didattica per gli studenti, la qualità dell’insegnamento e la riduzione del precariato", ha promesso giovedì il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara.

Annunciano – in una nota – il nuovo piano di assunzioni a tempo indeterminato per il 2023/24 e una procedura concorsuale ad hoc per gli insegnanti che abbiano maturato 36 mesi di servizio o siano in possesso dei 24 crediti formativi universitari. "Va bene i buoni propositi, per i quali possiamo essere contenti, il problema resta quello dei tempi strettissimi – commenta Sambruna –: siamo ad aprile, è possibile avviare un concorso e chiuderlo in tempo per le immissioni in ruolo, che andrebbero fatte entro il 31 luglio?".

Altro tema urgentissimo, ricordato dallo stesso ministro, è quello della stabilizzazione di insegnanti sul sostegno a fronte di una continuo aumento di certificazioni e richieste. "Il Ministero fornisce una risposta pronta e significativa ai ragazzi con disabilità, con la più rilevante immissione in ruolo di docenti di sostegno degli ultimi anni, rendendo più selettive le procedure di reclutamento": l’annuncio. "Anche in questo caso, nonostante il numero di contratti a tempo indeterminato che erano stati autorizzati già lo scorso anno, non erano stati trovati abbastanza candidati specializzati. Era stato coperto solo il 20% dei posti a disposizione", fa i conti il sindacalista.

La procedura straordinaria prevede un anno di prova, un esame e l’assunzione a tempo indeterminato. I docenti di sostegno, poi, avrebbero per tre anni un doppio vincolo: "Non cambiare scuola e non cambiare materia". Per assicurare quella continuità che per molti alunni con disabilità è stata un miraggio. Altro obiettivo: sbloccare le procedure concorsuali per i dirigenti tecnici con funzioni ispettive, congelate da anni.

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