Disabile respinta al Caterina da Siena: "Ascensori guasti, ritardi sulle riparazioni"

Milano, il caso della 14enne rifiutata dall'istituto di grafica. Città Metropolitana: stiamo intervenendo per risolvere la situazione

L'ingresso dell'Istituto Caterina da Siena

L'ingresso dell'Istituto Caterina da Siena

Milano - La Città Metropolitana di Milano assicura che sono in agenda interventi risolutivi per entrambi gli ascensori presenti all’Istituto Caterina da Siena, ma anche per i due servoscale che conducono nell’aula magna e nella palestra della scuola. Rassicurazioni che arrivano da Roberto Maviglia, consigliere delegato all’Edilizia scolastica, in replica al caso denunciato su queste pagine solo giovedì, quello che ha coinvolto una studentessa di 14 anni che si è vista rifiutare la domanda di iscrizione in ragione della disabilità motoria con la quale deve convivere.

Nel dettaglio, la ragazza attualmente sta frequentando l’ultimo anno delle medie grazie anche alla scuola e ai docenti presenti nel reparto di Oncologia Pediatrica dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, dove è in cura per un osteosarcoma, un tumore raro che colpisce le ossa, per il quale ha dovuto subire l’amputazione di una gamba e imparare a muoversi sulla sedia a rotelle.

Da settembre vorrebbe studiare grafica pubblicitaria: da qui le richieste di iscrizione pervenute all’Istituto Rizzoli e, appunto, al Caterina da Siena. Ma il primo ha declinato per mancanza di personale che possa seguire la studentessa, come ha fatto sapere Luca Pellizzer, presidente del Comitato Genitori dell’Oncologia Pediatrica dell’Istituto dei Tumori, che ha seguito le pratiche dell’iscrizione.

Un altro "no" è arrivato dal Caterina da Siena, ma per ragioni diverse. I laboratori di grafica pubblicitaria sono al primo piano e dei due ascensori di cui è dotata la scuola, uno, quello più piccolo, è fuori uso da anni e ormai obsoleto, l’altro, quello più grande, funziona ma male, funziona ma si blocca a cadenza regolare.

A luglio 2022 l’Ats Milano ha prescritto una serie di interventi per questo secondo ascensore, la Città Metropolitana vi ha provveduto a settembre. Ma la situazione non è significativamente cambiata: l’ultimo stop il 13 febbraio, giorno delle Regionali, e a rimanere bloccato nel montacarichi è stato un elettore con disabilità. Per questo la dirigente scolastica – che nel frattempo ha segnalato a Città Metropolitana il malfunzionamento dell’impianto – non se l’è sentita di aprire le porte del Caterina da Siene alla studentessa. Questo l’antefatto, in estrema sintesi.

Da qui la replica chiesta a Città Metropolitana "Abbiamo già in programma di intervenire sull’ascensore più grande – fa sapere Maviglia – in particolare abbiamo programmato la sostituzione del quadro elettrico di manovra perché i malfunzionamenti sembra possano derivare da cali di tensione nella linea, che è esterna alla scuola. Tale intervento – come si legge anche nella relazione inviata a Il Giorno dalla Città Metropolitana – era previsto per metà febbraio ma ci sono stati ritardi nell’approvvigionamento dei materiali". Per l’esattezza, citando la relazione dell’ente, "ritardi nella consegna della componentistica di assemblaggio del quadro di manovra".

Coincidenza o no, è la stessa ragione con la quale Maviglia, il 31 ottobre 2017, in una congiuntura diversa dall’attuale, spiegò lo stallo nella riparazione dell’ascensore dell’Istituto Marignoni-Polo: qui gli studenti con disabilità motoria venivano portati in classe dal preside e dai suoi collaboratori che, facendo forza sulle loro braccia, sollevavano le carrozzinen oltre i gradini delle scale. Quanto occorrerà aspettare, ora, per l’arrivo dei componenti del quadro elettrico? "Non lo sappiamo con precisione – risponde il consigliere delegato – questione di settimane, credo".

Quanto al secondo ascensore del Caterina da Siena, quello più piccolo, quello obsoleto, quello del tutto fuori uso da anni, Maviglia assicura che "sarà sostituito entro la fine del 2023" sempre nell’ambito di un programma di interventi già previsto dalla Città Metropolitana e finanziato "con circa 2 milioni di euro".

Quando gli si chiede perché si stia intervenendo soltanto ora, Maviglia sottolinea "la carenza di risorse nella quale si dibatte da tempo la Città Metropolitana: i 2 milioni ora a disposizone arrivano da finanziamenti regionali ai quali aggiungeremo risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr)". Tempistiche e interventi sui quali vigileremo perché la scuola possa essere davvero accessibile e aperta a tutti. Magari anche alla stessa studentessa che in questi giorni si è vista respingere la domanda di iscrizione.

 

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