SIMONA BALLATORE
Cronaca

Diritto allo studio. Il progetto di legge degli universitari:: "Ora un ente unico"

Atenei lombardi costretti a coprire i 40 milioni di euro che mancano. Gli studenti rilanciano l’idea del consorzio insieme alle opposizioni. "Basta tagli. Non si devono sottrarre soldi alla didattica e ai servizi".

Diritto allo studio. Il progetto di legge degli universitari:: "Ora un ente unico"

Diritto allo studio. Il progetto di legge degli universitari:: "Ora un ente unico"

Una proposta di legge, disegnata dagli studenti e consegnata nelle mani dei consiglieri d’opposizione in Regione, per creare un ente unico per il diritto allo studio. Si parte dai dati: "Abbiamo analizzato l’investimento sul diritto allo studio negli anni in Lombardia - premette Farida Elashwal dell’Unione degli universitari –. Governo e Regione investono sempre meno e, di conseguenza, si crea un circolo vizioso: le università lombarde in questo anno accademico hanno dovuto mettere fondi propri per 38 milioni di euro per garantire borse di studio a tutti gli idonei, la Statale da sola ne ha messi 5, l’anno scorso 3. Fondi che potrebbero essere investiti in spazi che mancano, in aule, in servizi". Se, per ora, tutti gli atenei hanno coperto il “buco“, c’è anche chi quest’anno potrebbe non farlo. "A Pavia ci sono 1.216 persone senza borse di studio nonostante le meriterebbero, torna la figura dell’idoneo non beneficiario – continua Farida –. A livello regionale, tutte le università insieme versano dai 30 ai 40 milioni per il diritto allo studio". E aumenta il bacino di chi potrebbe accedere a un sostegno economico "ma non ci si è ancora adeguati ai criteri ministeriali".

Da questa fotografia si è passati alla proposta di un disegno di legge regionale, fatta propria dalla lista “Sinistra Unita“ (Unisì più Udu) e sostenuta dai gruppi d’opposizione compatti con Paolo Romano (Pd), Onorio Rosati (Alleanza e Verdi sinistra), Paola Pizzighini (Movimento 5 stelle) e Luca Paladini (Patto civico). Ieri la bozza è stata lanciata dalla Statale, verrà presentata nei prossimi giorni al Pirellone e si creerà un gruppo di lavoro per migliorarla e calarla a terra. "Un progetto che svilupperemo anche con le altre università lombarde: il diritto allo studio sarà il vero tema d’autunno", ribadiscono gli studenti, chiedendo un ente unico per il diritto allo studio: "C’era vent’anni fa, c’è ancora e funziona nelle altre regioni", ricordano, mostrando il caso Emilia Romagna.

"A dicembre è stato votato un ordine del giorno che impegnava la giunta a stanziare risorse per il diritto allo studio, ma ad oggi è rimasto lettera morta. Le borse di studio continuano a mancare, mentre non è ancora stata neppure aperta una procedura per l’utilizzo dei fondi Fse, che dovevano essere utilizzati per il diritto allo studio. Che la Regione più ricca d’Italia non sostenga i propri studenti è una vergogna", attacca il consigliere regionale del Pd, Paolo Romano. Un ente unico, secondo i firmatari, "permetterebbe maggiore efficienza, evitando che siano 30-40 uffici delle diverse università a occuparsi del tema, un unico punto di accesso per gli studenti, una migliore programmazione". E anche sul tema delle residenze "meglio un ente unico che investe che tanti atenei che si arrabattano, vale per una città come Milano e a maggior ragione dove le università sono piccole". Romano torna sul caso Statale: "Negli ultimi dieci anni ha dovuto stanziare quasi 30 milioni, pensiamo a cosa avrebbe potuto fare in termini di aule, didattica e residenze. Presenteremo la bozza del progetto di legge e cercheremo di migliorarla, confrontandoci anche con la maggioranza".