
Lo sgombero di una casa occupata
Milano, 10 marzo 2017 - E' ancora dirigente di Mm, ha uno stipendio da 75mila euro all’anno, ma risulta anche assegnatario di una casa popolare Aler ottenuta nel maggio del 2006 quando era ancora poliziotto e concessa proprio in quanto appartenente alle forze dell’ordine. Lo strano caso riguarda lo stesso dirigente Mm del settore Security che lo scorso 22 febbraio è finito nel mirino di Polizia locale e Procura dopo una lettera anonima del sedicente comitato «Movimento Case popolari Iacopino-De Pedris».
Nella missiva il dirigente Mm, che dalla fine del 2014 al 23 febbraio si è occupato in particolare degli sgomberi delle case popolari del Comune gestite da Mm occupate abusivamente, era accusato di accaparrarsi illegalmente beni trovati negli appartamenti liberati. Si parlava di un’intera cucina adocchiata in un alloggio di Cinisello Balsamo che il dirigente Mm aveva fatto smontare e trasferire in un campeggio a Berceto, in provincia di Parma. Si parlava anche di un televisore «marca Sinudyne» che era stato prelevato da un appartamento sgomberato in via Valle Antrona ed era ricomparso nell’ufficio del dirigente. Dopo la lettera, l’assessore comunale alla Sicurezza Carmela Rozza, in accordo con il sindaco Giuseppe Sala, ha consegnato il documento al comandante della Polizia locale Antonio Barbato. Mm, intanto, ha avviato un’azione di verifica interna. Il giorno dopo che il caso è diventato pubblico, la Procura ha comunicato che il dirigente Mm era stato iscritto nel registro degli indagati. A quel punto la società ha deciso di trasferirlo «ad altro incarico».
In attesa che le indagini facciano il proprio corso, ecco emergere un nuovo particolare, quello raccontato all’inizio. Il 15 maggio del 2006 al non ancora dirigente Mm era stato assegnato un monolocale di proprietà dell’Aler, l’Azienda lombarda edilizia residenziale controllata dalla Regione. La concessione dell’alloggio sotto soglia, un monolocale da 20 metri quadrati in via Ponale, quartiere Niguarda, era inserita tra le quote di case popolari assegnate alle forze dell’ordine. Nel 2014, però, l’allora poliziotto ha lasciato la Polizia per accettare l’incarico di dirigente Mm nel ramo della Security. Ha ancora i requisiti per tenere in affitto l’appartamento? Da Aler rispondono di sì, perché l’essere poliziotto in carica era il requisito per accedere a quell’assegnazione, ma non per poter restare in possesso di quell’alloggio. Un’altra domanda sorge spontanea: quanto paga di affitto l’ex poliziotto ora dirigente Mm per quel monolocale? Da Aler si limitano a dire: «Un affitto di mercato». Nessuna cifra fornita. Il dubbio resta: un dirigente da 75 mila euro di stipendio all’anno è giusto che continui ad avere in affitto una casa popolare dell’Aler?