Dipinti, gioielli e sculture. Apre Amart

Domani a Milano apre Amart, mostra di antiquariato con 63 gallerie provenienti da tutta Italia e alcune estere. Dipinti, mobili, sculture e oggetti di pregio artistico e collezionistico saranno esposti al Museo della Permanente. Un'occasione per apprezzare la grandezza dell'arte e la professionalità degli antiquari.

Dipinti, gioielli e sculture. Apre Amart

Dipinti, gioielli e sculture. Apre Amart

Apre domani Amart, la mostra di antiquariato organizzata dall’Associazione degli antiquari milanesi (sino a domenica) che accoglie al Museo della Permanente 63 gallerie provenienti da tutta Italia con alcune presenze estere. Dipinti, mobili, sculture e molti altri oggetti di altissimo pregio collezionistico e artistico saranno in mostra per la gioia degli appassionati. "Un’offerta che, al di là del valore commerciale, rende merito alla grandezza dell’arte e alla professionalità degli antiquari stessi, divulgatori di una profonda tradizione culturale che oggi assume un’inedita connotazione di contemporaneità",dice Michele Subert presidente di Amart e dell’Associazione antiquari milanesi. Tra le chicche: nell’ambito della pittura, Antichità Giglio porterà un dipinto di Paolo Porpora (Napoli, 1617 – Roma, 1673), “Fauna avicola, anfibia, rettile, insetti, piante di cardo su una roccia digradante in un corso d’acqua, nei pressi di una marina mediterranea“una vera e propria campionatura di natura selvaggia in una immagine al confine fra il trattato naturalistico e l’assemblaggio virtuosistico di elementi colti in posa, uno degli esempi più ambiziosi della produzione dell’artista.

La Galleria Lampronti espone il dipinto “Il golfo di Pozzuoli“ con l’incontro tra la flotta dei Borboni e la flotta maltese di Jakob Philipp Hackert (Prenzlau, 1737 - San Pietro di Careggi, 1807). Una tempera su tela che vanta una provenienza prestigiosa: il Casino del Principe Aldobrandini. Infine, per la scultura, in esposizione anche un Cristo Redentore del 1500 circa, eseguito in terracotta dipinta e dorata da un seguace di Andrea del Verrocchio (il Maestro del San Sebastiano dell’Aracoeli), che sarà esposto da Antichità all’Oratorio. St.Con.