Deposito rifiuti "Non troppo vicino al pozzo"

Deposito rifiuti  "Non troppo  vicino al pozzo"

Deposito rifiuti "Non troppo vicino al pozzo"

"No al deposito di plastica troppo vicino al pozzo dell’acqua potabile in via Firenze". A Cernusco scoppia un nuovo caso rifiuti dopo la vicenda del trituratore. "Stavolta, l’amministrazione ha accettato la richiesta della ditta Tregenplast di Cassina di ridurre la fascia di rispetto tra il nuovo sito che vorrebbe aprire e la “fonte” - dice Giordano Marchetti (nella foto), capogruppo di Vivere Cernusco, all’opposizione - ma noi abbiamo chiesto al sindaco Ermanno Zacchetti di fare retromarcia. Una norma impedisce di scendere sotto i 200 metri per scongiurare rischi di inquinamento, che quando si trattano materie plastiche non sono esclusi". Non solo, "il pozzo in questione presenta già delle criticità - aggiunge il capogruppo - da tempo nelle sue acque è stata evidenziata la presenza di sostanze “sporche”, cromo esavalente e solventi clorurati. Nessuno vuole impedire a un’azienda di lavorare, ma crediamo che il Comune debba compiere i passi necessari a garantire la salute pubblica. Come farebbe una conferenza di servizi con Ato, Arpa e Cap, preposti al controllo della nostra acqua potabile, che l’amministrazione non ha richiesto". Dietro l’angolo c’è anche l’incidente diplomatico: "La giunta non ha coinvolto i vicini, Pioltello e Cassina toccati dall’insediamento che sorgerebbe ai confini tra i tre Comuni", rivela Marchetti. Le sindache Ivonne Cosciotti ed Elisa Balconi hanno già chiesto lumi. "Dobbiamo essere informate perché il deposito ci riguarda da vicino -, dice Balconi -. Ho chiesto un incontro a Zacchetti". Il punto avrebbe dovuto essere ratificato in aula, ma il primo cittadino l’ha stralciato annunciando la convocazione di un’altra seduta della Commissione Territorio prima. "Ci auguriamo che serva a dire che ha cambiato idea", conclude il capogruppo. Bar.Cal.