Milano, allarme di Majorino: in città 800 nuovi senzatetto col decreto Salvini

La denuncia dell'assessore comunale alle Politiche sociali

ALL’ATTACCO Pierfrancesco Majorino, assessore comunale alle Politiche sociali

ALL’ATTACCO Pierfrancesco Majorino, assessore comunale alle Politiche sociali

Milano, 26 settembre 2018 - «Ameno 800 nuovi senzatetto». sarà questa la prima conseguenza del decreto relativo a sicurezza e immigrazione firmato dal ministro dell’Interno, Matteo Salvini. Ad annunciarlo è stato, ieri mattina, Pierfrancesco Majorino, assessore comunale alle Politiche sociali. E nel pomeriggio anche il sindaco Giuseppe Sala ha contestato il provvedimento del governo gialloverde. Dibattito già acceso in vista del vertice di venerdì in Prefettura, voluto proprio dal ministro dell’Interno.

«Il decreto Salvini a Milano, secondo le nostre prime stime, produrrà nei prossimi mesi almeno 800 nuovi senzatetto – scandisce Majorino –. Questa stima si riferisce ai richiedenti asilo che perderanno il diritto ad essere accolti nei Centri di prima accoglienza e che non potranno essere accolti altrove. Una vera sciagura per loro e per tutti». Da qui la richiesta: «Chiediamo con urgenza alla Prefettura, che possiede i numeri effettivi che potrebbero essere più alti, di dire come stanno esattamente le cose. Ovviamente, poi, al Governo, di ripensarci – aggiunge l’assessore alle Politiche sociali –. Il Decreto è ingiusto.

E pure dannoso». Il sindaco interviene da quel di Palazzo Isimbardi, dopo l’incontro nel quale i primi cittadini di tutte le Città Metropolitane italiane hanno concordato la linea dura contro il Governo anche, ma non solo, sui temi del decreto Sicurezza. «Come farà il Comune a sistemere 800 nuovi senzatetto? Vediamo nella pratica che cosa può succedere – spiega il numero uno di Palazzo Marino –. Può succedere che vadano via ma questa prima ipotesi appare irrealizzabile. La seconda ipotesi è che vengano rimpatriati, ma sappiamo che ogni anno vengono rimpatriati solo 18-19mila migranti a livello nazionale e non mi risulta che quest’anno tali numeri stiano cambiando. Quindi la terza ipotesi, la più probabile: ce li troviamo in città. E i cittadini si accorgeranno del decreto Salvini andando in giro».

Sala, rivolge lo sguardo e le attese al vertice in programma in corso Monforte: «Dobbiamo trovare delle soluzioni. Venerdì avremo in Prefettura un tavolo con il ministro Matteo Salvini, con il prefetto Luciana Lamorgese e il presidente della Regione, Attilio Fontana. Il punto vero è che sotto l’aspetto pratico Milano va incontro a un rischio. E dal punto di vista politicom, non sono ovviamente d’accordo ad azzerare dei diritti che nascono da profili umanitari». A replicare a Majorino è Massimiliano Bastoni, consigliere regionale e comunale della Lega: «Le geremiadi dell’assessore sono solo latrati alla luna. Invece di fare del terrorismo da quattro soldi, si occupi concretamente del sociale e faccia qualcosa per i milanesi che non sanno come fare per arrivare alla fine del mese. Sì, dico milanesi, perché l’assessore si sta occupando di tutto fuorché degli onesti cittadini milanesi».giambattista.anastasio@ilgiorno.net

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