Milano, gli avvocati contro il Decreto Caivano: “Demagogico e populista. Così il Beccaria rischia di scoppiare”

La Camera Penale si dice “preoccupata perché mancano alternative al carcere per i minori”

Una guardia carceraria

Una guardia carceraria

Milano, 12 settembre 2023 –  “Dobbiamo registrare, con grande preoccupazione, un nuovo intervento che, nei contenuti che lo caratterizzano, nelle forme che lo contraddistinguono e nei presupposti da cui muove, risponde a logiche populiste e securitarie e, quel che è peggio, rischia di trascinare anche il sistema della giustizia minorile, fino ad oggi risparmiato da interventi demagogici e disorganici, verso una deriva panpenalista e carcerocentrica”.

Lo scrive la Camera Penale di Milano in una nota riguardo al decreto legge “Caivano” contro la violenza giovanile. “Non possiamo non essere allarmati - scrivono gli avvocati -. Lo siamo in particolare per la nostra città, dove l’Ipm Beccaria è tuttora alla ricerca di un equilibrio tra una struttura perennemente in ristrutturazione e la necessità (alla quale vanno incontro più i numerosi volontari che non interventi strutturali) di effettivi progetti educativi e di reinserimento.

In questo contesto e in una città dove mancano comunità idonee a costituire una valida alternativa all’espiazione inframuraria - prosegue la Camera Penale - ci pare evidente il pericolo che l’ulteriore incremento dei detenuti minorenni (che inevitabilmente deriverebbe dall’approvazione di questo provvedimento) comporti, quale conseguenza ulteriore, il loro trasferimento in istituti lontani e, dunque, lo sradicamento di ragazzi dal proprio territorio e dai propri affetti”.

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