Covid in Lombardia: "A segnalare i dati gonfiati sono stati i nostri sindaci"

Il consigliere regionale Bussolati: la Regione ha negato, ma poi li ha corretti

Caterina Molinari

Caterina Molinari

Peschiera Borromeo (Milano), 25 gennaio 2021 - Covid e indici di contagio: la Regione ha trasmesso al Governo dei dati sbagliati, che hanno determinato la collocazione della Lombardia in zona rossa? Il dibattito continua a tenere banco da più parti, anche a livello locale. "Qualche giorno fa i sindaci di Peschiera, Cesano Boscone, Segrate, Vittuone e altri Comuni avevano denunciato gravi errori e dati sballati nel sistema informatico di Regione Lombardia sui contagi, coi numeri dei positivi sui territori schizzati da un giorno all’altro alle stelle e cittadini ormai Covid-negativi segnalati da Regione come ancora positivi". È quanto sottolinea il consigliere regionale del Pd Pietro Bussolati rispetto ai numeri, poi aggiornati, dei contagi che la scorsa settimana hanno portato la Lombardia in zona rossa.

"Avevo chiesto di verificare i dati di Aria (società acquisti di Regione) che è la fornitrice del sistema, e chiesto se non ci fosse correlazione con i dati trasmessi al Governo nazionale – incalza il consigliere dem –. Ci avevano risposto che non era così, che i dati non erano gli stessi. Casualmente, due giorni dopo la giunta Fontana si è messa a correggere i dati sballati e ha inviato una rettifica al Governo, e oggi vengono ridotti i contagi sul sistema informatico regionale a disposizione dei sindaci. Proprio oggi (ieri per chi legge, ndr) sono stati rettificati, così come rettificati sono i dati nazionali. L’errore di calcolo è esattamente lo stesso, i guariti non considerati come tali e quindi lasciati per errore tra i contagiati". Da qui l’affondo di Bussolati: "Si sono accorti dell’errore dopo la denuncia dei sindaci! È vergognoso che Fontana e la sua giunta abbiano commesso un errore così grave e se ne siano accorti così in ritardo, solo dopo le nostre segnalazioni. A pagare sono i commercianti e gli artigiani lombardi, i lavoratori, i cittadini, gli studenti. Non ci sono scuse: dimissioni".

Il sindaco di Peschiera Borromeo Caterina Molinari, come scritto sul Giorno il 17 gennaio, è tra quelli che avevano riscontrato anomalie nel sistema regionale di conteggio dei malati da Covid: non più tardi di nove giorni fa aveva denunciato che non c’era più distinzione tra guariti e infetti poiché anche i pazienti che si erano nel frattempo negativizzati venivano catalogati come positivi. Molinari citava il caso di Peschiera, dove risultavano 1.204 positivi su 24mila cittadini: i 1.204 sono in realtà i peschieresi che si sono ammalati dall’inizio della pandemia, mentre i Covid-positivi all’epoca erano sotto i 300.

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