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Lotta alla plastica in Darsena, i numeri del cestino mangia rifiuti "Seabin"

A Milano uno dei 13 dispositivi per il recupero della plastica: in meno di un anno hanno "aspirato" più di 1.500 kg di detriti

Il Seabin, "cestino" aspira plastica

Milano, 27 settembre 2019 - In meno di un anno, i "Seabin" hanno già raccolto più di 1.500 kg di rifiuti galleggianti composti soprattutto da plastiche, microplastiche e materiali organici. Dell'importanza dei cosiddetti "cestini del mare" si è parlato all'Associazione nazionale marinai d'Italia in Darsena, nel contesto della Milano Green Week. La Darsena è infatti una delle 13 sedi in Italia dove Whirlpool EMEA ha installato i dispositivi, che permettono di recuperrare fino a 1,5 kg di detriti al giorno nelle acque e nei porti dei circoli nautici italiani. L'azienda, insieme a Lifegate, propone in Italia e in Europa una campagna di sensibilizzazione per ripulire i mari dalla plastica, con il supporto di enti pubblici e privati. 

"Servono soluzioni concrete che possano aiutare al recupero della plastica non solo nei mari, ma anche nei laghi e nei corsi d'acqua della nostra regione - ha detto raffaele Cattaneo, assessore all'Ambiente e al Clima della Regione Lombardia - Grazie alla raccolta differenziata recuperiamo già il 90% della plastica e il 54% è avviata al riciclo". I Seabin si presentano come dei veri e propri cestini inseriti in acqua in funzione 24 ore su 24, per raccogliere anche microplastiche da 2 a 5 mm di diametro e le microfibre da 0,3 mm che, attaccandosi alle alghe ingerite dai pesci, entrano direttamente nella catena alimentare. Una volta raccolti i detriti, il ritiro e lo smaltimento è affidato alle aziende selezionate dal Comune per la raccolta dei rifiuti.

La Darsena è una zona particolarmente a rischio inquinamento, a causa dei tanti rifiuti abbandonati sulle Alzaie che poi finiscono nei Navigli e che per via dei venti e alle correnti, tendono a depositarsi formando un vero e proprio punto di accumulo. L’utilizzo del Seabin diventa quindi un alleato fondamentale per ripristinare velocemente la pulizia delle acque. Partito dall'Italia, il progetto Lifegate PlasticLess ha preso piede anche in Francia e nel Regno Unito, dove per ogni miglio (1,6 chilometri) di spiaggia sono stati trovati in media 5.000 rifiuti di plastica“Grazie a Whirlpool potremo ottenere importanti benefici ambientali e promuovere insieme sempre più consapevolezza verso i cittadini che possono essere parte attiva del cambiamento per un futuro PlasticLess", ha commentato il direttore scientifico di Lifegate, Simone Molteni.