
Il barcone sulla Darsena (NewPress)
Milano, 7 maggio 2015 - Trentasei anni dopo l’ultimo viaggio con un carico di sabbia è di nuovo attraccato nella Darsena il "Barcùn de Milan". S tratta di un barcone lungo 40 metri, che fino alla fine degli anni Settanta viaggiava quotidianamente dalle cave di Castelletto di Cuggiono fino al centro di Milano. Grazie al restauro promosso dall’associazione Navigli Live l’imbarcazione e con il sostegno di SisalPayuna, una delle due uniche superstiti è stata rimessa in acqua e ora verrà utilizzata, per i sei mesi di Expo 2015, come sede di spettacoli e iniziative culturali legate alla storia dei Navigli.
L’ultimo attracco risale al 31 marzo 1979. Era la fine dell’utilizzo del bacino d’acqua come porto di Milano, fino ad allora uno dei primi in Italia per tonnellaggio di merci scambiate. Il porto commerciale diveniva presto un ricordo e le sue sponde venivano lasciate a se stesse, tra incerte responsabilità amministrative e costi di manutenzione troppo alti. Per tanti anni, l’abbandono e l’incuria l’hanno avuta vinta, finché i lavori di riqualificazione per Expo hanno definito come la Darsena potesse tornare alla sua funzione originaria.
“L’iconografia dei secoli passati - ha commentato Matteo Garzonio di NavigliLive - ci mostra i barconi come elementi imprescindibili del paesaggio storico della Darsena e per questo riteniamo che il loro recupero possa aggiungere valore al restauro e alla riqualificazione funzionale già messi in atto. L’antico porto è uno dei simboli dell’identità milanese, fulcro di quel sistema dei Navigli da cui la città e il suo Duomo traggono origine, ed è necessario valorizzarne la memoria, iniziando a costruire sulla storia le basi del futuro”.
“La nostra iniziativa riporta in Darsena uno degli ultimi barconi, testimonianza del porto e delle vie d’acqua quali principali corridoi commerciali a servizio di Milano. La dimensione di questa imbarcazione (circa 150 metri quadrati di superficie utile) consente di allestire un suggestivo spazio sull’acqua in grado di ospitare funzioni espositive, culturali, didattiche e promozionali con il coinvolgimento di cittadini, Associazioni, Istituzioni e in particolare del Comune di Milano, nonché tramite partnership con soggetti privati. L’obiettivo è quello di coniugare le differenti matrici e potenzialità del Sistema Navigli, coniando un’unica “icona” storica che ne sintetizzi i possibili e molteplici usi e riusi”, ha aggiunto Garzonio.
“Il territorio è la forza e il motore del nostro servizio - spiega Maurizio Santacroce, direttore Payments and Services Sisal Group - per questo ogni anno programmiamo delle attività a sostegno del patrimonio artistico, storico e culturale del nostro Paese. Crediamo sia un dovere mettere a disposizione le nostre risorse per rendere più rapido e fruibile l’accesso a realtà culturali che sono una componente importante della memoria del nostro Paese, e in questo caso della città di Milano. Per questo abbiamo investito sul recupero del barcun - ha aggiunto Santacroce - trasformandola in un luogo di incontro, intrattenimento di qualità e condivisione di valori, storici e culturali, per tutte le generazioni”.