Dall’Albania al mercato milanese. Nel bus oltre 26 chili di eroina e coca per Loreto, Crescenzago e Lambrate

Pregiudicato di Lainate seguito dalla polizia: arrivato a Varese si è fermato nell’area sosta dei pullman. I due autisti albanesi gli hanno consegnato le buste con gli stupefacenti nel vano vicino alla ruota.

Dall’Albania al mercato milanese. Nel bus oltre 26 chili di eroina e coca per Loreto, Crescenzago e Lambrate

Dall’Albania al mercato milanese. Nel bus oltre 26 chili di eroina e coca per Loreto, Crescenzago e Lambrate

di Marianna Vazzana

MILANO

Il nascondiglio era in un vano accanto alla ruota anteriore sinistra del pullman di linea tratta Vlore-Varese. Lì dentro due autisti in arrivo dall’Albania custodivano tre buste bianche. Piene di cocaina e di eroina. Stupefacenti che stando alle indagini degli inquirenti erano destinati al mercato milanese e in particolare alle zone di Loreto, Crescenzago, Lambrate e Forlanini. Droga che domenica mattina è stata presa in consegna da un uomo e sistemata nel portabagagli della sua Audi, in un doppiofondo, sotto un passeggino da bambini, che verosimilmente avrebbe dovuto smorzare ogni sospetto. Ma è stato tutto sequestrato dai poliziotti della squadra investigativa del commissariato Garibaldi Venezia diretti da Angelo De Simone: in totale, 20 panetti di cocaina dal peso complessivo di quasi 23 chili e 6 di eroina, per 3,5 chili in totale. In manette per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti in concorso sono finiti i due autisti albanesi, Perparim Rakip, di 39 anni, ed Erion Tola, di 42, e l’italiano Luigi Maggio, di 31, originario del Leccese e residente a Lainate. Volto noto alle forze dell’ordine: coinvolto nell’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Roma su un’associazione a deliquere dedita al traffico illecito di rifiuti pericolosi e al riciclaggio in Campania, Molise, Puglia e Lazio, era stato raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere lo scorso 10 ottobre, emessa dal gip del Tribunale di Roma, e accompagnato a San Vittore. Poi – dieci giorni dopo – gli erano stati concessi i domiciliari, con braccialetto elettronico, e dal 20 febbraio scorso era sottoposto all’obbligo di firma alla stazione dei carabinieri di Lainate. Ma a quanto pare si dedicava a un altro tipo di attività illegale. Domenica la polizia impegnata in un’indagine contro lo spaccio di droga ha organizzato un servizio di appostamento sospettando che Maggio utilizzasse un suo immobile a Lainate come nascondiglio di droga. Alle 6.30 i poliziotti lo hanno visto uscire dal box al volante della sua Audi: dopo aver raggiunto Varese, il trentunenne si è fermato in piazzale Kennedy, nell’area adibita alla sosta dei pullman di linea provenienti dall’Albania.

A quel punto gli agenti hanno notato due uomini, poi identificati in Perparim Rakip ed Erion Tola, entrambi autisti, che da un pullman hanno passato grandi buste bianche al trentunenne: tre passaggi. E l’uomo le ha sistemate di volta in volta nel suo portabagagli, dentro il vano per la ruota di scorta, dopo aver tolto un passeggino (poi rimesso al suo posto). Poi il trentunenne ha messo in moto e si è allontanato. I poliziotti lo hanno quindi seguito fermandolo a Cerro Maggiore, mentre era in mezzo al traffico, davanti a un semaforo rosso, e sottoposto a controllo: nel portabagagli c’era un doppiofondo dove gli agenti hanno trovato i panetti di cocaina e di eroina. Erano le 8.30. Poco dopo, a Varese, in piazzale Kennedy, sono stati arrestati i due albanesi. Nella galleria del telefono del pregiudicato italiano, gli agenti hanno trovato un elenco di vie di Milano compatibili con i suoi spostamenti, poi accertati tramite verifiche. Elementi che portano a individuare le aree di spaccio nei quartieri milanesi di Loreto, Crescenzago, Lambrate e Forlanini. Maggio è stato accompagnato al carcere di Busto Arsizio mentre i due albanesi in quello di Varese.