
Dall’aeronautico alle biotecnologie: "Qui la seconda prova vola. Ecco il nostro vero esame di Stato"
"Questo per noi è il vero esame di Stato, quello che sentiamo più nostro e per il quale abbiamo “sudato“ gli ultimi tre anni". Dall’aeronautico Maxwell all’istituto tecnico Molinari, passando dal Settembrini o dalle Scienze umane del Frisi, la prova più attesa - e anche quella sulla quale puntano di più i maturandi - è la seconda, quella di indirizzo, che caratterizza maggiormente il percorso fatto fino a qui. Non ci sono solo il filosofo greco Platone o le mattonelle esagonali tra i protagonisti della maturità 2024, ma collaudi, principi nutritivi e pure navigazioni aeree, come al Maxwell dove gli studenti - squadre e cartine alla mano - si sono trovati davanti anche un volo della Ryanair con 303 persone a bordo da fare decollare dall’aeroporto di Napoli/Capodichino e approdare a Lisbona/Humberto Delgado oltre a una simulazione sul teatro delle isole Baleari.
"Una bella sorpresa, più vicina alla scuola di volo rispetto agli anni passati – spiega il professore Paolo Migliavacca –. Positivo per me, per loro forse un po’ spiazzante, ma avevano tutti gli strumenti e le competenze per fare un buon lavoro".
Se Fisica è ancora “latitante“ allo scientifico mentre il temutissimo Greco ha fatto il suo ingresso dopo anni al classico, anche Chimica organica è rispuntata all’indirizzo delle Biotecnologie ambientali. "Sarà uscita una volta in 50 anni – commentano all’uscita Alessandro Michetti, Matteo Stella e Lorenzo Gentile –. La preparazione è stata stressante, dopo settimane di enzimi e reazioni eravamo impanicati, ma adesso siamo abbastanza soddisfatti. Nonostante tutto avremo un bel ricordo: è un’esperienza di vita, il primo ostacolo per entrare nel futuro". Che sia Fisica all’università, Scienze motorie o Chimica. Dal professionale Settembrini escono i primi “meccanici”: indirizzo Manutenzione mezzi di trasporto. "Siamo soddisfatti, è questo il nostro vero esame di Stato anche se siamo molto contenti del tema e abbiamo avuto professori bravissimi anche nelle materie umanistiche – commentano a caldo Omar El Bis e Christian Baratto –. Come argomento è uscito il common rail: teoria e pratica. Fattibilissimo". Christian pensa già al lavoro, come manutentore sulle linee metropolitane: "So che cercano, il posto c’è". Anche se ha un sogno nel cassetto: "Studiare cinema". Omar inizierà a lavorare nell’impresa di pulizie del papà prima di tornare a studiare e iscriversi all’università: "Informatica è la mia grande passione". È soddisfatta anche Gaia Simone, l’unica studentessa di quinta di questo indirizzo (sono tre in tutta la scuola): "Avevo cominciato con l’artistico ma ho sempre avuto la passione per i motori – racconta –: è questa la mia strada. Alle altre ragazze dico di non lasciarsi fermare dai pregiudizi". Come continuerà a fare lei, che si iscriverà all’Its meccanica industriale per poi diventare progettista meccanico.
Al Moreschi i maturandi si sono messi alla prova anche con bilanci, analisi per flussi e business plan: "La seconda prova li ha messi in fibrillazione – racconta il presidente di commissione, Federico Militante, dirigente del Bertarelli-Ferraris –. Molti hanno consegnato allo scadere del tempo stabilito. Adesso guardano già avanti: chi alla Bocconi, chi alla Cattolica, chi oltreoceano". Seconda prova archiviata, ma non per tutti: negli artistici e al coreutico Tito Livio continuano le danze.