
di Francesco Pellegatta
Regione Lombardia ha chiesto ufficialmente a Rete ferroviaria italiana di inserire il raddoppio della Milano-Mortara nel piano commerciale con vista 2024; la conferma è arrivata ieri dall’assessore regionale ai Trasporti, Claudia Maria Terzi. Circa un mese fa aveva generato rabbia e preoccupazione nei comitati pendolari l’assenza del progetto per l’atteso raddoppio dall’elenco degli interventi che verranno realizzati da qui ai prossimi cinque anni con lo scopo di potenziare il sistema ferroviario nazionale. O, meglio, la linea che collega Milano alla Lomellina era citata solo marginalmente e per questioni che nulla avevano a che fare con il raddoppio. Nel dettaglio si parlava "della nuova fermata Tibaldi" e "dell’adeguamento della fermata di Porta Romana per consentire l’interconnessione nelle fermate di Tibaldi e Romana con il servizio urbano di tramvia e metropolitana". Da quanto si apprende, invece, pare che ora la Regione abbia fatto un passo formale per arrivare a ottenere, finalmente, l’agognato raddoppio, che potrebbe risolvere gran parte dei problemi di questa linea vetusta e costantemente esposta a guasti, ritardi e soppressioni, come hanno (per l’ennesima volta) dimostrato le ultime settimane.
"Come Regione Lombardia abbiamo inviato a Rfi, nei tempi previsti, le osservazioni al piano commerciale della società statale - ha spiegato Terzi -. Nelle osservazioni chiediamo ufficialmente a Rfi di inserire alcuni interventi che non risultavano inclusi nel piano in questione: tra questi, per il Pavese, il raddoppio della Albairate-Parona-Mortara e il quadruplicamento della Voghera-Tortona". Un passo è stato fatto, ma è comunque presto per cantare vittoria. Si dovrà infatti capire se la richiesta della Regione verrà recepita da Rfi e se ci sarà una effettiva modifica del piano. Anche perché questo documento elenca opere che hanno un’altissima probabilità di essere completate nei tempi previsti, mentre per quanto riguarda il raddoppio manca una copertura finanziaria, soprattutto per i lotti numero 2 (Albairate-Parona) e 3 (Parona-Mortara). Mentre pare tutt’oggi più concreta la possibilità di realizzare il prolungamento della S9 da Albairate ad Abbiategrasso, mossa che darebbe comunque ossigeno alla linea e alle sue migliaia di utilizzatori. Rfi, dal canto suo, ha confermato ieri di essere a disposizione della Regione per sedersi a un tavolo e affrontare l’argomento. E i pendolari sperano.
Proprio in questi giorni sedici soggetti tra associazioni, comitati e non solo hanno inviato una lettera all’assessorato ai Trasporti di Regione Lombardia per chiedere la realizzazione dell’opera. Si tratta di Wwf Lodigiano Pavese, SlowFood, Italia Nostra, Legambiente, Futuro Sostenibile in Lomellina, Comitato No Tangenziale dei parchi del Ticino e Sud Milano, Amici in bici, Sopra Mare Sotto, Pensare globalmente agire localmente, La Mortara che Vorrei, Associazione Valli, Dossi e bosco della Merlata, “Tisinatt” amanti del Ticino, Fridays for Future, Circolo sostenibilità, equità, solidarietà e 6000 Sardine. Dall’Associazione MiMoAl, che nelle scorse settimane aveva scritto a tutti i gruppi politici in consiglio regionale per sollecitare la proposta di modifica al piano commerciale, sono arrivati i ringraziamenti del presidente, Franco Aggio: "Questo dimostra che si tratta di un’esigenza sentita a 360 gradi sul territorio e da realtà molto diverse tra loro, che percepiscono con chiarezza come il raddoppio avrebbe dei benefici anche dal punto di vista ambientale".