di Simona Ballatore Il blitz è scattato alle 12.05: circa 250 studenti del liceo classico Berchet hanno occupato il cortile. Un simbolo. "Da un anno a questa parte non ci è dato accesso", tuonano i Berchettiani. Viene utilizzato per educazione fisica, la ricreazione si fa in classe, per evitare assembramenti. Affacciati sul campetto ci sono altri studenti che incrociano le braccia: sciopero delle lezioni. Al centro della diatriba c’è questa volta, oltre "al disagio degli studenti in tempi di pandemia", una circolare: "Se la classe non è tutta in didattica a distanza (che per le superiori scatta al terzo contagiato, ndr) ma uno è positivo o contatto stretto, la Dad viene attivata solo dopo il decimo giorno di quarantena – ricorda Fabrizia, al quinto anno del Berchet –. Avevamo già chiesto un cambio di passo, con una raccolta firme. Noi siamo per la scuola in presenza, la Dad non può sostituirla e non è quello che chiediamo. Ma con tutti questi contagi, potere almeno ascoltare le lezioni evita una dispersione a livello di apprendimenti". La proposta è che "a fronte di un certificato di positività o di un obbligo di quarantena conclamato, venga immediatamente attivato un percorso didattico in modalità sincrona", attraverso la lavagna multimediale della classe "per garantire il diritto di studio a tutti", scrivono dal Comitato studentesco del Berchet. "Da un giorno all’altro escono nuove normative e la situazione evolve – risponde il preside del Berchet, Domenico Guglielmo –: il tema è già all’ordine del giorno del prossimo collegio docenti, per superare la delibera di novembre anche alla luce dei contagi con la variante Omicron, che si sta diffondendo molto, ma spesso in forma più leggera. Decideremo martedì". Al momento al classico di via della Commenda sono una dozzina le classi in auto-sorveglianza dopo il riscontro di un caso ...
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