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Da Gallarate a Milano, il colosso della birra si trasferisce in Gae Aulenti

AB InBev, proprietario di 500 marchi tra cui Beck’s, Leffe e Corona, ha trasferito i suoi uffici

Dalla zona industriale di Gallarate a piazza Gae Aulenti. Il colosso della birra AB InBev, proprietario di 500 marchi tra cui Beck’s, Leffe e Corona, ha trasferito i suoi uffici a Milano, con un’inaugurazione degli spazi che ieri ha coronato un percorso iniziato un anno e mezzo fa. Circa 110 dipendenti di 13 nazionalità diverse (gli altri 130 lavorano fuori sede, in altre città) hanno quindi lasciato il vecchio quartier generale di Gallarate, accanto all’autostrada, per trovare una nuova casa negli spazi Coima, accolti da un’area relax allestita come un bar. Ora solo il 30% lavora fisicamente in ufficio, con una quota di personale in smart working che in questi giorni si è alzata a causa dell’ondata di contagi. "Per prevedere come andrà il futuro servirebbe la sfera di cristallo – spiega Benoit Bronckart, presidente della Business unit Europa Centrale – speriamo di poter vedere tutti i nostri dipendenti qui il prima possibile, in questo hub internazionale di una città internazionale". Piazza Gae Aulenti ospita infatti il quartier generale della Business unit Europa Centrale della multinazionale che in Italia ha registrato un tasso di crescita annuo composito, in termini di volumi, del 5,6%. Un settore che ha subito i contraccolpi dell’emergenza sanitaria, di pari passo con la crisi di bar e ristoranti. "Il mercato italiano per noi è centrale", sottolinea Arnaud Hanset, country director. Quello di AB Inbev è un percorso seguito anche da altre multinazionali, che lasciano le province per trasferirsi a Milano spinte dalla disponibilità di nuovi uffici ad alta efficienza energetica, in posizioni di pregio e ben collegati. Anche la multinazionale del farmaco Novartis, che conta circa 700 dipendenti, ha scelto di trasferirsi da Origgio a Milano, sempre in zona Gae Aulenti. "Per noi questa inaugurazione è un segnale di speranza – spiega l’assessore Roberta Cocco – e speriamo di poter vedere presto questa piazza gremita".

Andrea Gianni