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“Custode a domicilio” Un aiuto per le famiglie

Dall’acquisto dei farmac alle pratiche burocratiche: il servizio sarà fornit a chi è più in difficoltà

Ci sarà un gruppo di psicologi che ascolteranno i reali bisogni delle famiglie, per aiutarle a definire un progetto personalizzato. Poi, una volta stabilite le priorità, farà il suo ingresso il "custode a domicilio". Grazie alla collaborazione tra diversi soggetti del territorio, potrà partire l’innovativo progetto dell’assessorato alle Pari opportunità del Comune di Cinisello Balsamo, che è stato finanziato da Regione Lombardia con un contributo di 50mila euro.

"Oggi le famiglie affrontano molte difficoltà e faticano a conciliare lavoro e figli o parenti, che necessitano assistenza o di cure speciali - ha spiegato l’assessore alla partita Daniela Maggi –. Per questo occorre un cambio di paradigma che realmente possa rispondere alle necessità dei nuclei di oggi". Il programma prevede l’introduzione di una nuova figura, un professionista a domicilio che, con una formazione apposita e degli orari elastici, diventerà il custode delle famiglie, supportandole nei diversi compiti: dall’acquisto di farmaci all’organizzazione di visite mediche, dal supporto in occasione di ricoveri e dimissioni al disbrigo delle pratiche burocratiche con una forte attenzione alle dinamiche sociali e relazionali.

Tra i partner il Comune può contare sul centro studi Alspes, che si occuperà del coordinamento e di creare le reti sul territorio lombardo, sulla cooperativa sociale Sammamet, che da oltre 30 anni lavora a Cinisello per creare opportunità di inserimento per persone altrimenti escluse dal mercato del lavoro, e sull’azienda locale Vitavigor, i cui dipendenti potranno essere tra i primi a partecipare al piano sperimentale. "È un progetto ambizioso, che si propone diversi obiettivi sociali: una mappatura dinamica dei bisogni dei lavoratori e delle loro famiglie, la costruzione di una rete di imprese per la promozione e la diffusione di una cultura della sostenibilità della conciliazione anche in relazione alle nuove tipologie, come smartworking e telelavoro, oltre un miglioramento della qualità di vita dei caregiver grazie al sostegno del custode familiare e in generale per la genitorialità".

Laura Lana