NICOLA PALMA
Cronaca

Curva Sud, giro di vite post-derby: vietati tamburi e megafoni agli ultrà del Milan

La decisione della Questura dopo il lancio di petardi

La coreografia della Curva Sud in occasione del derby

Milano, 29 settembre 2019 - Per farsi sentire dai giocatori sul rettangolo verde del Meazza, stasera gli ultrà della Curva Sud dovranno urlare molto più del solito. Sì, perché per la partita contro la Fiorentina, in programma alle 20.45 allo stadio di San Siro, la Questura ha vietato ai capi del tifo organizzato di marca milanista di introdurre al secondo anello blu tamburi, megafoni e impianti di amplificazione acustica abitualmente utilizzati per chiamare i cori durante i match di campionato tra le mura amiche.

Il giro di vite, secondo quanto si apprende, è legato al comportamento avuto da alcuni esponenti della Sud nel corso dell’ultima partita in casa, vale a dire il derby perso 0-2 contro i rivali cittadini dell’Inter. In quell'occasione, si legge nel comunicato numero 42 del giudice sportivo Gerardo Mastandrea, gli ultrà hanno «introdotto nell’impianto sportivo e utilizzato esclusivamente nel proprio settore materiale pirotecnico di vario genere (petardi, fumogeni e bengala)». Alla fine, non sono arrivate sanzioni per la società di via Aldo Rossi (pare che ai piani alti l’atteggiamento degli ultrà durante il derby non sia piaciuto affatto), ma le violazioni ripetute non sono comunque passate inosservate agli occhi (e alle orecchie) degli investigatori della Digos. Da qui la stretta immediata imposta da via Fatebenefratelli: un segnale di massima attenzione nei confronti dei comportamenti (sbagliati) sugli spalti, specie in una gara di cartello come la stracittadina della Madonnina, trasmessa ovunque nel mondo e biglietto da visita per antonomasia della Serie A italiana.

I divieti, comunicati venerdì mattina dal Milan ai suoi tifosi, hanno subito fatto scattare la reazione della Sud. Sulla pagina Facebook ufficiale, è apparso un post firmato da Luca Lucci, il capo indiscusso della frangia più calda del tifo rossonero e più volte finito sotto i riflettori negli ultimi mesi prima per il patteggiamento di un anno e mezzo per un’accusa di spaccio di droga e poi per la stretta di mano all’Arena Civica con l’allora ministro dell’Interno Matteo Salvini in occasione della festa per i 50 anni della Sud: «Da domenica saranno di nuovo vietati tamburi, megafoni, impianto voce e immediato svuotamento del magazzino... giustificato dal “gravissimo”, a loro dire, aver fatto nel secondo tempo del derby una “torciata” che ha avuto ripercussioni mediatiche gravissime!!! Quali??? Pazzia totale!!! Ne abbiamo viste e sentite tante, ma dopo questa veramente non sapete più cos’è la vergogna!». Sulla 'torciata' del derby della quarta giornata di campionato – in realtà si parla di petardoni fatti esplodere a più riprese nei boccaporti d’accesso agli spalti – è in corso anche un’indagine della polizia per risalire in tempi brevi agli autori dei lanci ripetuti.