
Lucia Lattuada
Cugigono (Milano), 3 giugno 2018 - Non è bastata una vita spesa a Milano per cancellarle dal cuore il ricordo del suo piccolo paese, quelle vecchie corti, i campi che digradano fino al Ticino. E se n’è ricordata prima della morte, avvenuta nel mese di aprile dell’anno passato, lasciando un’eredità milionaria all’amministrazione comunale. Lucia Lattuada Sartorio, classe 1922, veniva dalla della famiglia Lattuada, una dinastia di industriali che a Cuggiono aveva una tessitura. Crebbe con i coetanei del paese. Poi gli studi e il trasferimento nella grande città. Ma quel cordone ombelicale con la casa e gli ambienti di quel “mondo piccolo” in cui era diventata grande non si è mai reciso. Nel lascito testamentario – che nei giorni scorsi è stato accettato all’unanimità dai consiglieri comunali – Lucia ha donato al Comune il complesso immobiliare di via Garibaldi 81, quello che ospitò la tessitura, lo stesso dove aveva abitato con i genitori. Accanto alla casa, un terreno e la cappella della Madonna Pellegrina, lungo la strada per Inveruno, che fu realizzata su progetto di don Giuseppe Albeni, destinato a Cuggiono nel 1938.
Un pezzo di storia, beni che il Comune non potrà destinare a uso privato. Nel testamento è difatti citata espressamente la clausola che quest’area e l’immobile debbano avere una funzione esclusivamente pubblica. Per farci cosa? «Lo decideremo con i cittadini, magari anche attraverso un referendum», ha commentato l’assessore all’urbanistica della Giunta di Maria Teresa Perletti, Graziano Ottolini. Ma la sorpresa non si esaurisce con terra e mattoni. Lucia Lattuada ha poi donato al Comune anche tutti i quadri che si trovano nei propri appartamenti di Milano. Una vera galleria d’arte con opere di importanti maestri, da Aligi Sassu a Renato Guttuso, Giovanni Omiccioli, Virgilio Guidi, Domenico Induno, Pompeo Mariani e molti altri.
«Mentre per quanto riguarda gli immobili abbiamo già una stima del valore, che è di 855mila euro, per le opere d’arte non è ancora stata fatta una stima precisa, ma di certo si tratta di una somma più che importante – ha aggiunto Ottolini –. Appena diverranno di nostra proprietà provvederemo a porli in un posto sicuro: è però nostra intenzione anche organizzare una mostra con tutte queste opere, per farle vedere ai loro “nuovi” proprietari, i cittadini di Cuggiono». L’ex sindaco Flavio Polloni ha suggerito al Consiglio di ricordare questa benefattrice intitolandole uno spazio pubblico. In cambio di tutto questo lascito milionario Lucia Lattuada ha chiesto un solo contributo al Comune: quello di custodire al meglio, sistemare e salvaguardare nel tempo la cappella di famiglia, che è al cimitero del paese, dove la stessa Lucia Lattuada è stata portata dopo i funerali. A casa, al fianco dei suoi genitori. Per sempre, nel paese che ha amato.