IVAN ALBARELLI
Cronaca

Cuggiono, dagli scavi di una casa spunta un’antica fornace

Il sorprendente ritrovamento in un’area incolta a Castelletto di Cuggiono. I resti del forno del XVII secolo sono sotto il vincolo della Soprintendenza

di Ivan Albarelli

A un certo punto, durante gli scavi, sono affiorati dal nulla dei mattoni rossi. Poi quello che all’inizio nessuno aveva bene capito cosa fosse, ha cominciato a prendere forma, e non c’è voluto molto prima di rendersi conto di essere davanti a qualcosa di grande valore storico: i resti di una fornace risalente al XVII secolo. Di quelle utilizzate all’epoca per cuocere i mattoni. Il sorprendente ritrovamento risale ad alcuni mesi fa, durante i lavori preliminari di scavo per le fondamenta di un nuovo complesso immobiliare che sta prendendo corpo a Castelletto in via Don Ferrario, vicino alla Scala di Giacobbe.

Forma quadrangolare, dieci metri per dieci di estensione, a una profondità di circa un metro: queste le caratteristiche della fornace che il costruttore, Fabrizio Cammalleri, e l’architetto che coordina i lavori, Pierluigi Ballerini, hanno subito comunicato alla Soprintendenza per i Beni Paesaggistici della Lombardia a Milano.

“Informazioni“ che alla soprintendente Antonella Ranaldi sono bastate per mettere immediatamente un vincolo di salvaguardia sul reperto e chiedere che il progetto immobiliare ne tenesse conto. Ed è ciò che per fortuna sta succedendo. Parallelamente alla costruzione delle case da parte della società “Strade 2020“, infatti, si sta definendo assieme all’architetto Ranaldi un progetto di restauro. La fornace utilizzata per realizzare i mattoni che hanno dato forma e bellezza al “castello“, l’attuale (stupenda) Villa Clerici affacciata sul Naviglio Grande, non solo non andrà perduta, ma sarà anche messa in bella evidenza affinché chiunque arrivi a Castelletto possa ammirarla. Illuminazione d’effetto compresa. Certo, non sarà sulla pubblica via perché resterà all’interno del perimetro del complesso residenziale, nella parte comune antistante gli appartamenti. Ma questo alla fine è un bene, perché messa così al riparo sarà preservata e in un certo senso “sorvegliata“.

"Oltre al restauro della fornace e sempre lavorando fianco a fianco con la Soprintendenza – racconta Ballerini – sarà creato un percorso ciclopedonale attorno alle case, che tra l’altro sono state realizzate rispettando i vincoli paesaggistici e storici esistenti sia per le altezze e i materiali usati sia per le caratteristiche delle facciate, che restituiranno le atmosfere delle cascine lombarde; in pratica il visitatore che arriverà a Castelletto potrà dalla via Don Ferrario dove si trova la fornace, scendere verso villa Clerici, il Naviglio Grande e l’imbarcadero, attraverso un itinerario fatto di scorci architettonici, case antiche, fienili, la chiesa... Edifici nati attorno al castello, e che rappresentano la storia del luogo". Tutto sarà portato a compimento tra la fine del 2021 e l’inizio del 2022.