SIMONA BALLATORE
Cronaca

Milano, crolla un pezzo di controsoffitto al Galilei: a casa 120 alunni

La scoperta al rientro dopo il ponte del 25 Aprile: sei classi dell’istituto di via Paravia costrette a fare dietrofront. "Colpa di un tubo rotto"

Studenti al Galilei, nel quartiere di San Siro

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Milano - La brutta sorpresa appena messo piede a scuola, dopo il ponte del 25 Aprile. Alcuni pannelli del soffitto sono crollati a terra, per fortuna quando l’edificio era deserto. Succede - questa volta - all’istituto d’istruzione superiore Galileo Galilei di via Paravia, zona San Siro. Indiziato numero uno: il maltempo, con il temporale che nella notte tra lunedì e martedì si è riversato su Milano. Ma è stato "scagionato" all’arrivo dei tecnici. Sarebbe tutta colpa di un “guasto“ e non della pioggia. "Si è rotto un flessibile d’acqua di un lavello nella sala stampa del primo piano – spiegano dalla Città Metropolitana – Essendo la scuola chiusa per le feste si sono accorti della perdita solo al rientro. L’acqua non esce più, siamo già in contatto con la scuola e con la ditta di manutenzione per ripristinare la controsoffittatura".

Fatto sta che sei classi - quelle con le aule che si affacciavano sul corridoio - hanno dovuto fare dietrofront: ovvero circa 120 studenti dei 900 che popolano l’istituto. "Li abbiamo mandati a casa per sicurezza – spiegano dalla scuola –. I pannelli si sono staccati quando all’interno non c’era nessuno, lo abbiamo scoperto solo all’arrivo, alle 7.30, e abbiamo subito avvisato Città Metropolitana. È stato tutto ripristinato e domani (oggi per chi legge, ndr) rientreranno tutti in classe". A testimoniare che il controsoffitto è crollato in più punti è anche un piccolo video comparso ieri sulla pagina “Milano bella da dio“ e diventato virale: ci sono i frammenti dei pannelli sul pavimento accanto alle classi del primo piano, chiuse. Sono rimasti a scuola gli studenti che si trovavano nelle restanti parti dell’edificio di via Paravia.

Guasto o maltempo, l’edilizia scolastica carente resta comunque sorvegliata speciale, non solo in città. E a denunciarlo - dopo le occupazioni che si sono susseguite anche a Milano - è l’Unione degli Studenti, che ieri ha presentato il suo manifesto a Roma, chiedendo un cambio di passo per la scuola a pezzi e puntando il dito sui tagli alla scuola. "Ci avete lasciato le macerie", hanno ribadito forte e chiaro i ragazzi. "I piani di investimento che negli ultimi mesi hanno cercato di risolvere alcuni dei numerosissimi problemi legati alle condizioni degli edifici scolastici nel nostro Paese sono stati insufficienti – si legge tra le righe nel manifesto, realizzato a chiusura degli Stati generali della scuola –. Dall’Anagrafe dell’Edilizia Scolastica ad oggi attiva, tuttora incompleta, da alcuni dati dell’Istituto Nazionale Geofisica e Vulcanologia, sono stati elaborati alcuni rapporti alquanto preoccupanti dal punto di vista della progettazione antisismica. Più di una scuola su due non possiede il certificato di agibilità, il 53,9%".

Si chiede il completamento dell’anagrafe per avere lo stato di salute degli edifici e un quadro della situazione, oltre alla messa a norma di tutti gli spazi e a un piano di investimento straordinario che preveda anche la realizzazione di scuole nuove quando non è possibile sistemare edifici in disuso, come pure l’eliminazione delle barriere architettoniche. "Chiediamo anche di rendere gli spazi scolastici sostenibili e regolamentati dal punto di vista ambientale – ribadiscono gli studenti dell’Uds – Serve inoltre garantire la bonifica degli edifici da materiali inquinanti e dannosi per la salute, come l’amianto, che è ancora presente in troppe scuole".