Croce Amica Tutti i volontari dicono "sì"

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BASIGLIO

"Nel 1954 Giulio Natta, unico italiano che ha ricevuto il Nobel per la chimica, ha scritto sul calendario la frase “fatto il propilene“. Con lo stesso spirito di speranza e voglia di cambiamento, abbiamo scritto sul nostro calendario “fatto il vaccino“. Dopo un anno di trincea, tutti ci vaccineremo". È entusiasta Carlo Giorgio Visconti, vicepresidente di Croce Amica: adesione al 100% tra volontari e soccorritori per il vaccino anticovid.

Le prime dosi del Pfizer sono già state somministrate a una tranche di volontari del primo soccorso.

Nei prossimi giorni, sempre all’ospedale Buzzi di Milano, si sottoporrà al vaccino il resto del gruppo. "Nessuno ha avuto dubbi sulla decisione – ancora Visconti –, fare il vaccino è una scelta di amore per sé e per gli altri. Un modo anche per aiutare il mondo a ripartire. È stato un anno durissimo e coi nostri occhi abbiamo visto scene drammatiche". Sempre in prima linea, i soccorritori hanno vissuto il periodo peggiore del covid, al fianco dei malati e delle loro famiglie. Proprio per la loro attività, rientrano a pieno diritto nelle categorie sanitarie che per prime hanno diritto al vaccino.

"In diverse occasioni abbiamo dovuto confrontarci con la morte – aggiunge il volontario –, ora c’è speranza di vita. Lo spirito dei soccorritori è proprio questo: ogni vita salvata, ogni sofferenza evitata, ogni passo avanti nell’assistenza è per noi una soddisfazione impagabile. Vaccinarci è stata una decisione presa senza esitazione".

Francesca Grillo

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