Covid, i contagi tornano a salire Prove tecniche di ondata estiva

Ieri oltre seimila casi in Lombardia, incidenza su del 56% in una settimana. Rianimazioni “svuotate“ dai vaccini

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di Giulia Bonezzi

Ci sono stati 6.204 nuovi casi di coronavirus ieri in Lombardia: più o meno quanti se ne contavano lo scorso 18 dicembre, alla vigilia dell’ondata natalizia, la prima alimentata dalla variante Omicron che ci avrebbe costretti a ritarare al rialzo il metro pandemico dei contagi. E infatti all’epoca era inverno, stagione favorevole al virus per la frequenza di contatti interpersonali al coperto. Adesso, una nuova risalita del virus si colloca in un inizio giugno con temperature abbondantemente estive: l’incidenza, cioè le nuove infezioni settimanali ogni centomila abitanti, calcolata ieri dall’assessorato regionale al Welfare si attestava a 224, in aumento del 56% rispetto a una settimana fa, e il tasso di positivi tra i tamponi quotidiani, che già da una settimana è risalito intorno al 12%, ieri ha toccato quota 16,4%.

Per fare un paragone un anno fa, con la campagna vaccinale da poco entrata nella fase "massiva", l’incidenza il 14 giugno si attestava a 18,4 (oltre dieci volte meno di adesso). Ed è vero che era un lunedì, ma se per depurare il confronto dagli effetti del rallentamento festivo dei tamponi prendiamo il bollettino di martedì 15 giugno 2021, troviamo 182 nuovi casi di coronavirus in tutta la Lombardia, con un tasso di positività dei tamponi (che furono 31.873, un numero paragonabile ai 37.794 di ieri) dello 0,5%: un trentatreesimo, rispetto a ieri. Anche il martedì corrispondente del 2020 (16 giugno) i nuovi positivi in Lombardia furono appena 143 (individuati, però, da appena settemila tamponi): all’epoca il vaccino dal coronavirus era soltanto una speranza, e la differenza che ha fatto si riscontra chiaramente se si sposta l’attenzione all’occupazione Covid egli ospedali lombardi.

Martedì 16 giugno 2020, con appena 143 nuovi contagi, la coda della prima devastante ondata registrava ancora 1.902 positivi nei reparti e 69 in terapia intensiva; martedì 15 giugno 2021, con 182 contagi, la prima variante "preoccupante" del coronavirus base, la Alpha, dominante, e le vaccinazioni aperte da meno di due settimane a tutta la popolazione over 12, in area medica c’erano 590 lombardi positivi e altri cento in terapia intensiva. Ieri, con oltre seimila contagi, i positivi in rianimazione erano 20 e quelli nei reparti 474, e occorre anche ricordare che con Omicron e subvarianti molti dei ricoverati positivi al virus si trovano in ospedale per altre ragioni.

Comunque i contagi risalgono, in Lombardia come in tutta Italia (che ieri ne ha registrati 39.474, con un tasso di positività del 17,3%) e in Europa: in Germania l’incidenza è raddoppiata nel giro di una settimana e si parla già di "un’ondata estiva". La prevede, per l’Italia, anche il virologo Fabrizio Pregliasco, sottolineando la contagiosità ancor più esponenziale delle varianti Omicron 4 e 5 anche rispetto alla 2 attualmente dominante. Il sottosegretario alla Salute Andrea Costa ha spiegato che oggi il Governo deciderà sull’ipotesi di prorogare l’obbligo di mascherine sui mezzi, negli ospedali e nelle Rsa al 30 settembre. E aveva già in autunno "con vaccini aggiornati". L’Ue "continua a lavorare per garantire forniture agli Stati membri - ha twittato la commissaria alla Salute Stella Kyriakides –. Anche se il Covid non è più in primo piano, la pandemia non è finita".

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