
Persone assolutamente normali. Eroi della porta accanto che un giorno hanno deciso di compiere il proprio dovere in un contesto difficilissimo, senza scoraggiarsi, o che hanno deciso di impegnarsi in prima persona nella missione di sconfiggere il coronavirus. Sono 21 i nuovi cavalieri della Repubblica scelti dal Capo dello Stato in Lombardia e ieri premiati al Quirinale. Ci sono dirigenti che gestiscono importanti strutture di cura, ricercatori del Sacco, infermieri e i medici catapultati in prima linea. Ma anche giovani come Giacomo Pigni, che ha aiutato gli anziani soli e Riccardo Tiritiello, che per dottori e paramedici ha cucinato gratis. E poi imprenditori illuminati, sportivi. Ogni missione è rappresentata. C’è anche Concetta D’Isanto, addetta alle pulizie dell’ospedale di Sesto San Giovanni che ha operato durante la crisi, soldato nell’esercito di lavoratori “invisibili“ dietro le quinte della sanità, "Voi qui rappresentate tutti gli italiani", ha detto Mattarella aprendo la cerimonia per la consegna dell’onorificenza. Le prime a ricevere la pergamena sono state Annalisa Malara e Laura Ricevuti, anestesista di Lodi e medico di Codogno. A loro va il merito di aver curato Mattia, il paziente 1 italiano. Di Codogno anche Giuseppe Maestri, il farmacista che durante il lockdown percorse 100 km al giorno per andare a lavorare.