
Bollate (Milano) - «Scuole sicure a Bollate" prosegue e da oggi tocca ai circa 2mila studenti dell’istituto Primo Levi e dell’Erasmo da Rotterdam di via Varalli. Si tratta dell’ultima fase del progetto di screening degli studenti e del personale scolastico coordinato e condotto dall’Università degli Studi di Milano, promosso e finanziato dalle casse comunali. Quattro le date previste (12, 17, 19 e 24 maggio) durante le quali gli studenti dei due istituti superiori effettueranno il doppio test: tamponi salivari "lollipop" (si tiene in bocca come un lecca-lecca) e test sierologico pungidito con l’obiettivo di fare un monitoraggio della situazione nelle popolazione scolastica e assicurare una presenza sicura in classe.
«Siamo arrivati all’ultimo passaggio - dice il sindaco, Francesco Vassallo - e possiamo dirci molto soddisfatti per i risultati ottenuti e per il costante monitoraggio degli studenti che abbiamo attivato. Il progetto ha suscitato grande interesse, speriamo davvero che possa diventare un modello per le istituzioni governative e regionali in modo da gestire anche in futuro la presenza dei ragazzi a scuola in modo semplice, affidabile e controllato". Intanto, prosegue la sorveglianza attiva nelle scuole elementari e medie. Ogni settimana, in 3 classi "sentinella" (una per ogni istituto comprensivo), verranno effettuati, fino alla fine dell’anno scolastico, tamponi salivari al fine di monitorare l’andamento del virus e continuare a garantire la sicurezza a scuola. Il progetto partito nel mese di marzo con gli studenti delle scuole elementari e medie "ad oggi ha dato risultati importanti che hanno permesso di isolare e mettere in quarantena alcuni studenti risultati positivi", sottolinea il primo cittadino. Nelle scorse ore sono arrivati anche i risultati dei test sierologici effettuati nelle scuole elementari e medie e scattano la fotografia di quanti sono entrati in contatto con il virus in passato. Parlano i numeri. Dei 1.530 test pungidito effettuati sono risultati 811 i campioni adeguati. Di questi, 254 (31,32%) sono risultati positivi agli anticorpi del covid e 535 (65,97%) negativi.