Villois
Il deficit dei trasporti pubblici di parte rilevante della Lombardia rappresenta un ostacolo di vaste dimensioni alla necessità di allargare il perimetro residenziale in modo da ridimensionare i prezzi degli immobili della periferia di Milano, gli unici ancora accessibili ai redditi della grande maggioranza dei milanesi, ma comunque già a prezzi, sia per acquisto, che per locazione ad alto rischio insostenibilità. L’attuale costo della vita a Milano fa sempre più a schiaffi con il reddito medio, l’incidenza dell’abitazione, che non dovrebbe superare il 25-30% del reddito, lo ha abbondantemente superato appostandosi intorno al 40% e oltre. È ormai praticamente impossibile trovare nella periferia della città appartamenti, anche di limitate dimensioni, che costino meno di mille euro mese per affitto e qualcosa di più per mutuo, ai quali vanno aggiunti gli oneri condominiali e di riscaldamento che incidono per altri 250/ 300 euro mese, la somma dei quali porta a sfiorare i 16/18mila euro anno, a fronte di un reddito medio che è ben sotto i 30 mila euro. Per allargare la proposta residenziale all’hinterland e alle cittadine delle province confinanti è indispensabile dare corso a un grande progetto residenziale che, per diventare attraente, necessita inderogabilmente di trasporti veloci, efficienti con ampie disponibilità di orari e un tempo di percorrenza dei 30 minuti. Lo stimolo ad andare a vivere fuori Milano può scattare solo nel caso di trasporto pubblico adeguato: la qualità della vita dei pendolari diventa così assimilabile a quella di chi si deve spostare dalla periferia al primo e secondo centro di Milano. La Regione possiede la maggioranza di Trenord: inserisca ai primi posti della sua agenda il piano trasporti e lo coniughi con quello residenziale della provincia, non solo di Milano.