Villois
Lo scenario socio economico del nostro Paese risente di alcuni fattori che tendono a limitarne un complessivo rilancio. Mi riferisco al caro prezzi di vari settori che continua ad aggiornarsi verso l’alto e al costo del denaro che, nonostante le due riduzioni dei tassi applicate dall Bce per complessi 0,75 b.p. scende troppo lentamente. Alle componenti citate si aggiungono i timori di dover far fronte a problematiche di salute con pagamenti diretti, visti gli inopinati ritardi del SSN per visite ed esami, e, per ultimo, dai timori della tenuta delle pensione. Queste due ultime componenti portano le famiglie ad aumentare i depositi bancari, che sono arrivati al record storico, diventando parchi per le spese non indispensabili.
Il risultato del Black Friday in corso consentirà di approfondire le motivazioni che limitano i consumi, nonostante l’entità degli sconti che vengono previsti durante la settimana. Milano capofila nazionale del costo della vita continua a veder lievitare i prezzi, soprattutto quelli legati all’attrattività turistica, ma anche agli insediamenti stabili. Il costo casa, connesso con quello degli affitti brevi, sta alimentando una corsa che pone le basi per una bolla immobiliare di rilevante importanza, il rischio cresce in ragione di una domanda inevasa che a sua volta va a pesare sulla spesa corrente. Limitare gli aumenti dei prezzi è sostanziale, per riuscirci serve maggior consapevolezza delle categorie economiche di commercio, servizi e trasporti, il continuo ritocco verso l’alto sta producendo un effetto boomerang a catena sui consumi e di riflesso sulle produzioni. Dare corso alla discesa dei tassi di interesse da parte del sistema bancario è altrettanto indispensabile, bene ricordare che il tasso di interesse oltre che dai comportamenti decisionali della Bce è vincolato al merito creditizio, cioè della capacità che ha il debitore di restituire il prestito, non di rado questo merito è inadeguato e/o comporta tassi maggiori dovuti al rischio. Ridare brio ai consumi è sostanziale, per riuscirci serve un’azione comune di tutti i soggetti citati a concorrere per favorirne la crescita, anziché limitarla, pur nel rispetto delle proprie prerogative.