Costi troppo alti per le esumazioni I familiari insorgono

Costi troppo alti per le esumazioni. Protestano i familiari, coloro che devono affrontare il già delicato momento dell’esumazione del proprio caro, per una scelta e una procedura considerata "insensibile e decisamente onerosa – spiegano i parenti –. I costi per quella che si chiama "salma indecomposta", cioè non solo resti ossei, sono indecorosi. Le due possibilità che si presentano al parente sono 911 euro in caso di inumazione per altri cinque anni, oppure circa mille euro per la cremazione. La differenza è talmente minima che tutto fa pensare alla volontà di spingere verso la cremazione". Il problema dei costi per questa pratica è diffuso: in tutta Milano e hinterland c’è solo un forno crematorio. "Anche i cittadini dei comuni oltre Milano hanno diritto di avere la possibilità di usufruire di costi calmierati e non essere oggetto di ignobili speculazioni", aggiungono i parenti. A Corsico, i circa mille euro per esumare e provvedere in caso la salma non sia pronta per l’ossario sono considerati troppo alti e il periodo dalla sepoltura all’esumazione troppo breve (meno di 15 anni), ma il problema, secondo il Comune, è da individuare nella convenzione stipulata dalla precedente amministrazione. "Nel 2018 era stato approvato il progetto di finanza per la gestione del cimitero, per cui l’operatore si impegna a realizzare lavori di manutenzione straordinaria e a gestire il servizio per 10 anni – spiega l’assessore ai Servizi cimiteriali Francesco Di Stefano –. Tutti gli elementi contrattuali non sono quindi modificabili unilateralmente dalla Giunta in quanto parte di un contratto stipulato dai precedenti amministratori che hanno deciso di esternalizzare il servizio e rinunciare al controllo delle tariffe. Il costo della procedura, che comprende inumazione ed esumazione successiva, una cassa e la targa, può essere rateizzato in un anno".

Francesca Grillo

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