"Costi alle stelle, più housing sociale"

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Sulla mappa 5670 alloggi in housing sociale realizzati sotto il cappello del Sistema integrato dei fondi: 3576 in locazione a canone calmierato, 248 a canone sociale assegnati direttamente dal Comune e il rimanente in vendita convenzionata. Numeri in crescita ma insufficienti per una città con il costo della casa alle stelle. "Un sistema che possa favorire i giovani attraverso una riqualificazione che rispetti l’ambiente e possa favorire l’inclusione diventa di estrema importanza – spiega il segretario generale della Uil Milano e Lombardia, Danilo Margaritella –. Non solo per i giovani, ma anche per quella fascia di popolazione che subisce il fenomeno della gentrificazione". Persone spinte verso le periferie o l’hinterland, a causa di costi divenuti insostenibili in alcuni quartieri. Sulla stessa linea anche Enrico Vizza, segretario generale della Feneal-Uil Lombardia: "Da tempo abbiamo un alto patrimonio immobiliare, aree degradate e dismesse che senza andare a consumare nuovo suolo possono essere convertite dando risposte a quel fabbisogno di alloggi sociali richiesti. In Lombardia ci sono oltre 3000 aree dismesse distribuite su 600 comuni". Vizza propone quindi un "piano decennale in Lombardia per rilanciare il tema della casa". Gli interventi di housing sociale, sottolinea Federico Parolotto di Mic-Mobility in Chain, "agiscono da volano per il rilancio di alcune aree depresse e contemporaneamente, proponendo locazione calmierata a lungo termine, fungono da elemento riequilibratore nel limitare fenomeni di gentrificazione".

All’orizzonte c’anche un cambio di paradigma. "Se fino ad oggi gli elementi attorno ai quali si è sviluppata la città sono i luoghi dell’economia e dello scambio – spiega Giordana Ferri, di Fondazione Housing Sociale - dove il lavoro e il commercio si concentrano e attorno ai quali si condensano a caduta attività e funzioni che formano la complessità dell’urbano, nello scenario che stiamo immaginando sembra invece essere la casa il perno attorno al quale potrebbero ruotare le attività che compongono il tessuto urbano". Matteo Bellinello, della società Stantec, sottolinea che "un’area dismessa o degradata, in questo modo, da problematica urbana e sociale diventa un’opportunità per tutti, grazie a un approccio nuovo alla pianificazione urbana sostenibile. Rigenerare, riutilizzare, riqualificare con impatto Carbon Zero, sono alcuni dei principi guida che uno sviluppo urbanistico più lungimirante e teso al social housing dovrebbe seguire per tutelare il nostro Paese".

A.G.

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