Protesta anarchici per Cospito: scritte sui muri e rivendicazioni online. Domani il corteo

"Abolire il 41 bis" e "Tira la pietra non la cinghia" sui palazzi di via Gola. Sui siti d’area si parla di auto Enjoy bruciate . Ma non ci sono riscontri

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Milano, 10 febbraio 2023 -  Non si ferma la mobilitazione per Alfredo Cospito, recluso a Opera e al 113° giorno di sciopero della fame. Tra scritte sui muri (vere) e rivendicazioni on line (false). Nella notte, muri e cler di via Gola, uno dei fortini del movimento in città, sono stati imbrattati con vernice nera: "Abolire il 41 bis. Assassini", i soliti slogan contro il carcere duro. Qualche ora dopo, su alcuni siti di area anarchica è comparso un messaggio anonimo su un presunto raid contro le auto del car sharing Enjoy. Nel testo, firmato dalle "Bande Anarchiche-Nucleo Guerriglia", si parla della notte tra il 30 e il 31 gennaio, a poche ore dal trasferimento di Cospito dal carcere sassarese di Bancali a quello di Opera: "Un nostro compagno morirà per mano dello Stato, tocca a noi il salto di qualità. Fuoco alle galere".

Peccato che, a più di una settimana di distanza dal giorno in cui sarebbe andato in scena l’assalto incendiario, non risultino segnalazioni di danneggiamenti simili alle 500 rosse marchiate Eni. Un rogo mai esistito? Pare di sì, al netto di ulteriori verifiche. E del resto non è la prima volta che sul web si dà notizia di blitz vandalici mai avvenuti: era già capitato qualche settimana fa, quando sugli stessi siti era apparsa la rivendicazione di un "attacco" alla sede di Cimiano di un’azienda accusata di aver fornito strumentazione tecnologica agli agenti del Gruppo operativo mobile della penitenziaria. Gli accertamenti della Digos non avevano trovato alcun riscontro. L’attenzione resta comunque molto alta, ancor di più dopo la decisione di ieri del ministro della Giustizia Carlo Nordio di rigettare la richiesta dell’avvocato di Cospito di revocare il 41 bis all’ideologo del Fai-Fri.

Una decisione che, inutile sottolinearlo, potrebbe alzare ulteriormente la tensione in vista del prossimo appuntamento in programma, il corteo di domani con partenza alle 16 da piazza XXIV Maggio. Si tratta al momento di una manifestazione locale (ce n’è una simile annunciata pure a Torino), ma resta l’incognita sui numeri di un’iniziativa come sempre non preavvisata alla Questura: bisogna capire se, come accaduto lo scorso weekend a Opera, arriveranno militanti anche da altre città, lombarde e non. L’area del Ticinese sarà presidiata in forze da polizia e carabinieri.

 

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