
Il turismo italiano soffre di ritardo nella digitalizzazione, con conseguenze sul Pil. L'Intelligenza Artificiale può essere la chiave per la crescita.
Razzante*
I l turismo rappresenta il 10% del Pil dell’Unione europea, mentre in Italia la percentuale raggiunge addirittura il 13%. Paradossalmente, però, il contributo che la digitalizzazione dà alla crescita di quel settore così importante e strategico per la nostra economia è assai inferiore rispetto al resto d’Europa. Nei giorni scorsi, in occasione del G7 Turismo, a Firenze, sono state messe a fuoco le criticità che impediscono al settore turistico di liberare tutte le sue potenzialità. La percentuale di imprese italiane di alloggio e ristorazione che usa l’e-commerce è oggi ancora più bassa rispetto alle altre medie europee (31% rispetto, ad esempio, al 64% della Spagna). La tecnologia può essere impiegata anche per produrre contenuti di qualità ma questo richiede nuove competenze professionali. Ruolo decisivo può giocare l’Intelligenza Artificiale (AI), che negli Stati Uniti viene utilizzata dal 63% dei vacanzieri per programmare viaggi. In Italia i viaggiatori che utilizzano l’AI generativa per pianificare una vacanza sono solo il 9%. Bassa anche la percentuale di piccole e medie imprese italiane del settore turistico che hanno avviato almeno un progetto di potenziamento dell’AI: appena il 15%. Peraltro è noto che l’Indice di Digitalizzazione dell’Economia e della Società (Desi) colloca l’Italia al 18° posto sui 27 Stati dell’Ue. Le differenze di fatturato medio per addetto tra le imprese con un Digital Intensity Index alto rispetto alle imprese con un indice basso sono del resto notevoli: il fatturato medio per addetto delle imprese con più di 10 dipendenti passa da 162.400 euro per le aziende con un Indice di Digital Intensity molto basso, a 408.500 euro per quelle con indice alto. E questo la dice lunga sul peso che la digitalizzazione può giocare come leva di crescita per il mondo produttivo.
*Docente di Dirittodell’informazione
all’Università Cattolica
di Milano