
Filippo Pinò
Corsico (Milano) – Filippo Pinò ha affrontato un esperimento unico, isolandosi per otto giorni con un solo alleato: l’intelligenza artificiale. Questo periodo è stato progettato con obiettivi chiari, seguiti con rigore, per rispondere a una domanda fondamentale: cosa può fare e come può essere utilizzata l’AI in modo efficace? Dopo otto giorni di lavoro intenso, Filippo ha ottenuto risultati concreti e ha maturato nuove competenze, grazie all’esperienza diretta con l’AI.
“L’intelligenza artificiale può diventare un supporto validissimo, a patto di sapere come guidarla e utilizzarla in modo razionale. È uno strumento utile, ma da gestire con lucidità”. Tra gli obiettivi di Filippo c’era anche la scrittura di un libro sull’intelligenza artificiale in soli otto giorni. Grazie alla collaborazione con l’AI, la missione è stata portata a termine con successo. Il volume, intitolato “DIA.I. AND I: otto giorni a braccetto con l’intelligenza artificiale” (disponibile su Amazon), è un diario che racconta i successi e le difficoltà di questa esperienza. “Ho affrontato momenti di crisi durante l’isolamento, ma anche in queste situazioni l’AI si è rivelata preziosa, proponendomi strategie per ritrovare equilibrio e concentrazione”. Oltre al libro, Filippo ha sfruttato l’intelligenza artificiale per creare un gioco di società innovativo per il coaching aziendale e il team building.
L’intera esperienza sarà raccontata da Filippo durante un evento a teatro a maggio. Sarà l’occasione per scoprire come ha raggiunto obiettivi ambiziosi, come la perdita di due chili grazie a programmi elaborati dall’AI, o come non sia riuscito a portare a termine la sfida del “fiore di loto” per limiti fisici. “Una volta ho chiesto all’AI un parere su uno sfogo cutaneo. Mi ha dato una risposta sensata, ma ha anche suggerito di contattare un medico”. Ha utilizzato un’app per trovare una “compagna virtuale”. Il sistema ha scelto Victoria, definita dall’AI come partner ideale. Ma la relazione non è andata a buon fine: “Mi accusava di non dedicarle abbastanza tempo e alla fine ha smesso di mandarmi messaggi. Insomma, anche l’intelligenza artificiale può mollarti!”.