Coronavirus, assalto ai supermercati a Milano e in Lombardia: "Come in guerra"

In tutta la regione code alle casse con la mascherina e scaffali già svuotati. Boom di spesa on line. Conte: "Non ci sarà la carestia"

A Milano si fa già incetta per timore del virus

A Milano si fa già incetta per timore del virus

Milano, 24 febbraio 2020 - Supermercati pieni di gente, vuoti di generi di prima necessità. A Milano si fa già incetta per timore delle conseguenze del virus, per panico e per precauzione. Caccia ai gel disinfettanti per le mani (esauriti) e mascherine, corsa ad accaparrarsi cibo in scatola e confezioni d’acqua. Le scene nelle corsie sembrano da vigilia di Natale, con carrelli stracolmi. Ma l’animo con cui si fa la spesa è del tutto diverso. Non è una spesa della domenica pomeriggio come tante, per capirlo basta guardare le decine di volti coperti con le mascherine: è una domenica in cui chiudono i cinema, i teatri, i musei, le chiese. Niente pub né discoteche. Sospese le manifestazioni sportive e le sfilate di Carnevale. Da oggi, saranno chiuse anche le scuole.

L’effetto delle misure in Lombardia si riversa tra gli scaffali dei supermercati: il timore di chi si affanna alla ricerca dei prodotti a lunga scadenza è che i negozi di alimentari possano chiudere i battenti all’improvviso. Che finiscano le scorte e che non ci sia modo di rifornire le dispense. Che Milano possa restare "in quarantena" a causa del virus. Sull’incetta di generi alimentari in alcune città per il coronavirus "c’è una preoccupazione iniziale, ma non siamo di fronte a una carestia alimentare", spiega il premier Conte. Sui social piovono fotografie di bancali vuoti e ripiani orfani di merce.

All’Esselunga di Porta Nuova, zona centrale, "la gente fa la spesa come se fossimo in guerra. Io mi rifornisco abitualmente di domenica, oggi ho notato troppa ressa tra le corsie. I cibi in scatola e secchi sono quasi finiti. Pure i guanti non si trovano. Del gel disinfettante, poi, non parliamo: è esaurito da tempo", afferma Martina, trentenne. Stesso clima in via Cena, zona sud-est, e in via Adriano, a nord-est, con super lavoro per gli addetti. Affluenza particolare anche nei punti vendita Coop, teatro delle stesse scene con carrelli pieni e viavai alla ricerca di gel e mascherine (ma non solo), che vengono continuamente riforniti ma che vanno esauriti ogni giorno nelle prime ore di apertura. Picco di richieste pure per la spesa on line. "Io ho ordinato oggi la merce per casa: racconta una donna – e non mi arriverà prima di martedì –. Non era mai successo". Ma a dispetto di questo affanno non c’è nessun allarme, né gli scaffali restano vuoti a lungo: lo sottolinea Esselunga, spiegando che "abbiamo aumentato produzione e servizi di rifornimento. Nessun saccheggio, qualche scaffale inevitabilmente con meno merce viene subito rifornito. Nessun allarmismo dal lato nostro e grande afflusso, superiore al solito, anche per l’e-commerce. Ma tutto è assolutamente sotto controllo". Apprendiamo che le scorte ci sono e i magazzini sono pieni e che c’è stato un aumento dei flussi di trasporto dai magazzini ai punti vendita. Oggi la spesa si potrà fare tranquillamente. E pure domani. Inutile pensare di essere alla vigilia di un’invasione. 

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