Coronavirus, stop al taxi sharing e turni alternati anti-crisi

Sospesa la delibera sull’auto bianca condivisa: riparte la discussione. E tra i conducenti si fa strada l’idea di ridurre i giorni di lavoro

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di Nicola Palma

Il Covid ferma (anche) il taxi sharing. Ieri l’assessore ai Trasporti Marco Granelli, al termine della commissione comunale convocata proprio per discutere del progetto, ha annunciato la sospensione temporanea della delibera di Giunta sull’auto bianca condivisa, alla luce delle attuali limitazioni imposte dall’allarmante quadro epidemiologico (a cominciare dal coprifuoco dalle 23 alle 5) e in vista di un nuovo confronto con i rappresentanti di categoria. Slitta quindi l’arrivo in Consiglio per il dibattito e l’approvazione. Sono stati proprio i delegati dei conducenti a sollevare più di un dubbio sul provvedimento: dal momento scelto per avviare la sperimentazione (con un massimo di due passeggeri per macchina imposto dalle normative anti-Covid) alle nuove tariffe fissate per il servizio di trasporto.

In particolare, il presidente del Tam Claudio Severgnini ha ribadito quanto già scritto la scorsa settimana in un comunicato congiunto con Satam e Unione Artigiani: "In piena fase pandemica, e in vista dell’imminente stagione invernale, dove tutto fa presupporre un ritorno della fase acuta dell’epidemia, riteniamo impensabile che un utente potenziale possa pensare di condividere con persone a lui sconosciute i posti a sedere all’interno di un’auto pubblica". Senza contare, la sottolineatura del delegato Uil Silla Mattiazzi, "la questione del tassametro: le tariffe non possono essere stabilite da un’app esterna solo per il Comune di Milano". Alla fine degli interventi, il presidente della commissione Carlo Monguzzi ha invitato Granelli a sospendere la delibera per "rivedere alcune questioni". Una richiesta accolta dall’esponente della Giunta Sala, che ha tuttavia ribadito la necessità di ampliare l’offerta di mobilità per i cittadini, "per evitare che tutti rimangano imbottigliati nel traffico nelle loro auto private".

Inoltre, l’assessore ai Trasporti ha tracciato un primo bilancio dell’iniziativa "voucher taxi" messi a disposizione dal Comune nell’ambito della piattaforma "Milano Aiuta": dei 5.911 buoni sconto utilizzati finora (più di 4.800 le persone iscritte), il 41% è stato richiesto da over 65 con particolari fragilità (intero importo della corsa); il 37% dagli over 70 (10 euro di contributo); il 13% dalle donne che hanno usato l’auto bianca tra le 21 e le 6 (10 euro); l’8% dagli invalidi al 100% e l’1% da medici e infermieri (10 euro). Nel corso della commissione in streaming, alcuni rappresentanti sindacali hanno anche introdotto un argomento da sempre tabù per la categoria: la presenza in strada a giorni alterni per ridurre il numero di taxi in circolazione in un momento di pesantissima riduzione della domanda.

La Cisl ha citato i risultati di un sondaggio interno su un migliaio di padroncini: il 77% si è espresso a favore dell’ipotesi di ridurre le ore al volante per farle rendere al massimo, per quanto possibile in questo momento di grave crisi per il settore del trasporto pubblico non di linea. "Ci stiamo ragionando", la conferma di Severgnini. Oltre all’opzione dei giorni alterni per ogni tassista (chi lavora il lunedì sta a casa il martedì e così via), già adottata dai colleghi di Roma, c’è anche quella che prevede una riduzione dei turni, passando ad esempio da 12 a 10 ore. Il tema verrà affrontato nei prossimi giorni, e dal canto suo Granelli si è detto disponibile a farsi portavoce dell’istanza con la Regione qualora si raggiunga un’intesa tra le varie sigle.

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