Covid nelle Rsa della Lombardia, serve task-force dalla Regione

Luca Degani di Uneba solleva il problema dei ricoveri di anziani e disabili: se non si può, le figure competenti vadano nelle strutture

uno degli articoli del Giorno dedicati alle stragi nelle Rsa

uno degli articoli del Giorno dedicati alle stragi nelle Rsa

Milano, 4 aprile 2020 - «La situazione è preoccupante nelle Rsa e nelle Rsd (Residenze sanitarie per disabili): quelle che non hanno chiuso gli accessi prima di marzo si ritrovano a gestire da sole casi acuti di Covid senza averne le competenze. Bisogna che la Regione organizzi una task force per queste strutture, a tutela degli anziani stessi e dei disabili: se il sistema non è nella possibilità di ricoverarli nelle strutture ospedaliere, bisogna spostare le competenze ospedaliere nelle Rsa. La vedo come unica soluzione". Lo sostiene Luca Degani, presidente di Uneba (Unione nazionale istituzioni e iniziative di assistenza sociale) Lombardia, la quale rappresenta fondazioni ed enti no profit di ispirazione cattolica che gestiscono Case di riposo o per disabili, strutture per minori e adulti in difficoltà.

Che la situazione sia drammatica è chiaro da giorni. I morti nelle due sole Case di riposo di Corvetto, la Virgilio Ferrari e la Casa per coniugi, sono saliti a quota 80: di questi, 10 avevano sicuramente contratto il coronavirus. Sugli altri non è stato effettuato il tampone ma sono diversi i casi sospetti. Rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, i decessi sono aumentati quasi di 5 volte (nel 2019 erano stati 17).

Propone di ‘spostare gli ospedali nelle Rsa’, che significa?

"Tante si ritrovano a dover gestire casi acuti di Covid ma non è possibile farlo in una Rsa. C’è bisogno di una task force per queste strutture, che finora si sono attrezzate da sole per far fronte all’emergenza. Servono farmaci antivirali, strumenti che consentano la gestione di pazienti con ossigeno, medici come pneumologi e infettivologi e specialisti in terapie del dolore. Bisogna che la Regione organizzi questa task force per supportare le strutture assistenziali a gestire un’emergenza per la quale non hanno competenze. E bisogna farlo perché l’anziano ha diritto a essere curato. Stiamo ancora aspettando un protocollo per la gestione dei casi acuti".

Vi siete mobilitati per supportare le Rsa?

"Uneba è riuscita a garantire la fornitura di 300mila mascherine, che da lunedì verranno distribuite nelle strutture della Lombardia, anche se la competenza non è sua. 160mila saranno destinate ad Rsa di Milano e hinterland".

Uneba è contraria all’ospitalità nelle Rsa di pazienti positivi, o guariti, dimessi dagli ospedali?

"Sui pazienti Covid diciamo assolutamente no. E riteniamo complesso, difficile e potenzialmente rischioso ipotizzare la presenza di pazienti no Covid in Rsa: , non potrebbero garantire assistenza"

Ci sono stati passi avanti?

"Sì. Ats sta chiedendo ai gestori delle Residenze sanitarie per disabili il numero di tamponi necessario a verificare quanti ospiti, in presenza dei sintomi, siano affetti da Covid. La stessa Regione ha effettuato due provvedimenti per alleggerire le pr oblematiche burocratiche e per supportare economicamente le strutture per anziani e disabili".

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