Messa da Requiem in Duomo per le vittime del coronavirus, Delpini: "Troppi morti e malati"

Insieme al Capo dello Stato Mattarella, ci saranno rappresentati delle categorie di lavoratori che hanno permesso alla città di andare avanti nel lockdown

L'arrivo in Duomo dell'arcivescovo Mario Delpini

L'arrivo in Duomo dell'arcivescovo Mario Delpini

Milano, 4 settembre 2020 - "Questa terra porta qui stasera le sue ferite, i suoi troppi morti, i troppi malati", ma anche "le umiliazioni dell'impotenza", "le meschinità delle beghe, le banalità dei discorsi, le contrapposizioni pretestuose, mentre sarebbe necessaria una alleanza, una coralità per affrontare insieme le sfide e le lacrime di questo tempo". Sono passaggi del breve saluto che l'arcivescovo di Milano Mario Delpini rivolgerà stasera in Duomo, in occasione della Messa da Requiem di Verdi in memoria delle vittime del Coronavirus, eseguita da Coro e Orchestra della Scala, sotto la direzione del maestro Riccardo Chailly.

Nel suo messaggio l'arcivescovo sottolinea che "questa terra esprime questa sera anche la sua fierezza nelle eccellenze che la caratterizzano: la Scala e il Duomo", per "gli eroismi che anche nei momenti drammatici si sono moltiplicati", per le "dforme di solidarietà che hanno fatto tutto il possibile per non lasciare nessuno da solo". "Questa terra - sottolinea Delpini - dice questa sera anche la sua preghiera, perché sa di aver molto ricevuto e sa di non bastare a se stessa, di non potersi dare la vita e di non poter sconfiggere la morte". Un ringraziamento al presidente della Repubblica per "la sua vicinanza alla gente e alle terre più tribolate" e la "parola sapiente, incoraggiante, capace di creare consenso".

Insieme al Capo dello Stato Sergio Mattarella, questa sera, ci saranno anche una quarantina di rappresentati delle categorie di lavoratori che hanno permesso alla città di andare avanti durante i mesi piu' duri del lockdown. Tutti seduti nella navata centrale della Cattedrale: da una parte il Presidente della Repubblica insieme al ministro dei beni culturali Dario Franceschini, al sindaco Giuseppe Sala, al presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana e al padrone di casa, l'arcivescovo Mario Delpini; e dall'altra i lavoratori, da quelli dell'alimentare ai trasporti e alla sicurezza.

L'esecuzione della composizione sacra di Verdi questa sera sarà trasmessa in diretta su Rai 5, su Radio 3. E un maxi schermo ne permettera' la visione anche a Codogno, paese dove scoppio' il primo caso di coronavirus. E che il presidente della Repubblica, volle visitare il 2 giugno scorso, cosi' come fu presente alla Messa da Requiem di Donizetti al Cimitero di Bergamo del 26 giugno.

Quello di stasera è il primo di tre concerti dedicati alle vittime della pandemia: lunedì 7 e mercoledì 9 sono previsti gli altri due appuntamenti nella Basilica di Santa Maria Maggiore a Bergamo e nel Duomo Vecchio di Brescia. Prossimo appuntamento, stavolta in teatro, è per il 12 settembre quando la Scala dedichera' un concerto a medici, infermieri, barellisti e tutto il personale sanitario in prima linea per il covid, con la Nona di Beethoven, sempre diretta dal maestro Riccardo Chailly.

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