
Coronavirus, la movida si spegne
Milano,25febbraio2020- Sì a una possibile sospensione o riduzione delle tasse comunali per i locali costretti a chiudere alle 18 per l’ordinanza anti-Coronavirus. No alla sospensione di Area B e Area C per i cittadini che in questi giorni preferiscono usare la propria auto invece dei mezzi pubblici per limitare le possibilità di contagio. Il dibattito in Consiglio comunale sull’emergenza virus a Milano è all’insegna delle polemiche tra maggioranza e opposizione e delle proposte, più o meno accoglibili, del centrodestra. Il capogruppo della Lega Alessandro Morelli polemizza con il sindaco Giuseppe Sala («dispiace che il sindaco non sia in aula, sfugge dalle sue responsabilità, Milano non tocca palla sul Coronavirus») e poi propone lo «stop alle tasse comunali e un aiuto alle imprese» penalizzate dai provvedimenti anti-virus. Andrea Mascaretti (Fratelli d’Italia) e Fabrizio De Pasquale (Forza Italia), invece, chiedono alla Giunta Sala di sospendere per qualche giorno Area B e Area C. Le risposte della vicesindaco con delega alla Sicurezza Anna Scavuzzo arrivano a margine del dibattito in aula.
La numero due di Palazzo Marino, prima di tutto, contesta l’approccio della Lega («Sono polemiche fuori da ogni logica, c’è qualcuno che la butta in “caciara’’. È scandaloso»), ma poi apre a una possibile sospensione o riduzione delle tasse per i commercianti più penalizzati dall’ordinanza anti-Coronavirus, in particolare per i locali costretti a chiudere alle 18: «Stiamo facendo delle valutazioni. Siamo ben consapevoli dei problemi economici per i commercianti, ma anche per le partite Iva e i professionisti a chiamata. Il momento è durissimo. Non escludiamo interventi». L’assessore al Bilancio Roberto Tasca è cauto: «Le misure fiscali comunali sono tutte da studiare. Azzerare la tassa sull’occupazione di suolo pubblico se un commerciante non ha aperto il negozio e non ha posizionato fuori sedie e tavolini? Si potrebbe immaginare un intervento. Ma bisogna capire con quali coperture economiche». Da ieri, intanto, la Polizia locale è in strada per far rispettare l’ordinanza di chiusura dei locali alle 18. «Oggi (ieri, ndr) – spiega la Scavuzzo – è il primo giorno e si farà un giro per informare tutti i commercianti sui contenuti dell’ordinanza. Approccio soft? Noi faremo rispettare la legge. L’ordinanza ministeriale per la tutela della salute pubblica prevede denunce penali per chi non la rispetta». L’articolo di riferimento è il 650 del Codice penale. Quanto alla richiesta di sospendere Area B e Area C, la vicesindaco replica con un secco «no» a FdI e FI: «Forse qualcuno ha promesso di non fare pagare il pedaggio della Brebemi o delle altre strade in Regione? Non mi pare. Se incentivassimo per tutti l’utilizzo del mezzo privato non faremmo un favore alla mobilità milanese. Peraltro non c’è nessuna indicazione di limitare l’uso dei mezzi pubblici: i tram e metrò dell’Atm funzionano, i treni delle ferrovie pure».