Fase 2, a Milano nuove piste ciclabili: la rivolta dei negozianti

Confcommercio: lungo l’asse Venezia-Buenos Aires il traffico aumenterà, la sosta sarà più complicata e la ripresa economica più difficile

Nuova pista ciclabile a Milano

Nuova pista ciclabile a Milano

Milano, 4 maggio 2020 -  Confcommercio boccia senza appello la nuova pista ciclabile da piazza San Babila a viale Monza pensata dal Comune per la fase 2 dell’emergenza coronavirus. L’idea di Palazzo Marino di ridurre la dimensione delle carreggiate di marcia per le auto e inserire tra i marciapiedi e le aree di sosta i percorsi per le bici proprio non piace ai rappresentanti dei commercianti, preoccupati che il traffico possa aumentare e gli affari dei negozi diminuire con arterie in cui parcheggiare diventerà più difficile. Certo, l’obiettivo del Comune è quello di incentivare l’uso delle due ruote perché la capienza dei mezzi pubblici nella Fase 2 sarà limitata per garantire il distanziamento anti-contagio. Ma i commercianti guardano alla crisi economica dopo due mesi di lockdown e non fanno sconti all’amministrazione.

Il primo ad andare all’attacco è Simonpaolo Buongiardino, presidente di Assomobilità, associazione legata a Confcommercio, che analizza la situazione di corso Venezia, dove la nuova segnaletica è già stata tracciata: "Di fatto avremo un allargamento dei marciapiedi sulla sede stradale, una corsia ciclabile di grandi dimensioni, una stretta corsia pedonale di servizio, una corsia a tratti dedicata al carico e scarico merci e alla sosta disabili e, infine una sola corsia di scorrimento automobilistico. Tutto ciò ci “regalerà’’ file interminabili di vetture e veicoli commerciali, una velocità del traffico tendente a zero e molte difficoltà per l’eliminazione della corsia più prossima alle aree di parcheggio. In questa situazione ogni piccolo incidente o difficoltà si tradurrà in una paralisi".

Molto duro anche Gabriel Meghnagi, presidente della rete associativa delle vie di Confcommercio Milano e di Ascobaires, che definisce "lunare" la pista ciclabile in corso Buenos Aires: "Saranno tolti quasi tre metri di strada e il traffico finirà su una sola corsia per ogni senso di marcia. Quanti andranno a fare lo shopping in bici e come trasporteranno i sacchetti di grandi dimensioni? I parcheggi esistenti saranno spostati verso il centro della carreggiata. Quindi un automobilista che parcheggia per fare manovra e scendere dall’auto dovrà bloccare l’unica corsia di scorrimento".

Il grido di dolore della Confcommercio viene raccolto dal centrodestra. Il commissario cittadino della Lega Stefano Bolognini sottolinea: "Inconcepibili le ultime scelte del Comune sulla mobilità e sui parcheggi. La circolazione automobilistica su corso Venezia e corso Buenos Aires sarà fortemente ridotta e la ripartenza dei negozi lungo l’asse che va da San Babila a corso Buenos Aires sarà resa ancora più difficile, se non impossibile. Chiediamo al Comune di rivedere subito il progetto".

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