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Sala: Milano straordinaria area di test, dà sempre il meglio quando c'è da cambiare

Il sindaco: "Non è detto che la città debba tornare quella di prima. Questa lezione che il mondo ci sta impartendo ci deve far cambiare qualcosa"

Skyline Milano al tramonto

Milano, 9 giugno 2020 - Come sarà la Milano del post emergenza Covid? Per il sindaco Giuseppe Sala una cosa è certa: la città "è un'area di test straordinaria per il Paese". "Non è detto che Milano debba tornare quella di prima - ha detto il primo cittadino a Radio1 -. Questa lezione che il mondo ci sta impartendo ci deve far cambiare qualcosa. Non si butta via niente.  Milano con l'Expo e il lavoro dopo fatto aveva raddoppiato i turisti. Questo è un bene, però bisogna riflettere su quello che questa occasione sfortunata ci consegna. Milano è un'area di test straordinaria per il Paese perché è disponibile al cambiamento. Nei suoi ventisei secoli di storia,  Milano ha sempre dato il meglio quando c'è da cambiare". 

Il primo cittadino non ha ancora sciolto le riserve sulla sua candidatura per un mandato bis a Palazzo Marino: "Speravo di chiudere il mio mandato più in tranquillità e lo dico da persona privilegiata che sta pagando relativamente rispetto a questa pandemia". "Se dovessi ricandidarmi lo farei certamente avendo in testa che la necessità di cambiamento è più profonda, quindi con una visione più radicale - ha aggiunto -. Non voglio prendere una decisione adesso perché rischio che la stanchezza accumulata in questi anni mi faccia dire che non ce la faccio. A settembre, al massimo ottobre dovrò chiarire prima di tutto a me stesso e poi agli altri cosa fare". 

Il sindaco di Milano ha poi affrontato il nodo del presunto sentimento anti-lombardo che si sarebbe manifestato secondo alcuni durante l'emergenza: "Noi italiani siamo così, un po' sospettosi.. come mai quello ha avuto successo? Che scorciatoie avrà preso? La Lombardia e Milano in particolare ha avuto un grande successo e quindi certamente questo senso di invidia si è suscitato".

"Questo è un passaggio straordinario e noi non dobbiamo sbagliare nel gestire la rinascita del Paese, dobbiamo farlo con equilibrio. Io non posso essere sospettato di spirito leghista ma difendo il mio territorio - ha aggiunto -. Quando il premier Conte ha raccontato le opere che andranno fatte le ha raccontate molto partendo da sud ma il tema è trovare un giusto equilibrio. Un collegamento in alta velocità da Milano a Genova è ormai indispensabile". Proprio in merito al premier ha poi aggiunto: "Oggi non si può prescindere dal governo Conte, al di là dell'idea sulle larghe alleanze il Pd potrà mai accettare di stare con la Lega? Io dico di no in modo assoluto". Il Movimento 5 stelle "ha preso alle ultime elezioni il 30%, senza di loro un governo non si fa - ha aggiunto - Conte è stato una loro espressione e non lo molleranno per cui collaboriamo, poi il futuro si vedrà"

Sala è poi tornato ancora una volta su un eventuale rimpasto di governo. "Io tre volte ho detto se Conte ha la squadra giusta per affrontare l'autunno che sarà terribile, io ho forti dubbi ma perché credo nella competenza, nella storia di ognuno di noi, - ha concluso -. Credo che per arrivare a fare il ministro devi avere una storia di grande esperienza e non dico solo i tecnici, anche i politici".