Coronavirus, positivo altro medico del Policlinico: possibili contatti con il dermatologo

Ricoverato neurochirurgo dell’ospedale milanese. Il conto dei casi complessivi: 11 a Milano, 29 in tutta la provincia

Positivo un altro medico del Policlinico

Positivo un altro medico del Policlinico

Milano, 29 febbraio 2020 - C’è un altro medico contagiato al Policlinico. Stando a quanto risulta al Il Giorno, un neurochirurgo dell’ospedale è risultato positivo al test del coronavirus e sarebbe ricoverato già da alcuni giorni. Si tratta del secondo caso nel centro clinico dopo quello del dermatologo del reparto di via Pace, che potrebbe aver contratto la malattia nel corso di un viaggio di lavoro fuori dall’Italia. Al momento non ci sono altre informazioni a disposizione. È possibile che il caso del neurochirurgo sia riconducibile a quello del collega, considerato che, dopo la notizia della prima positività, oltre novanta persone tra colleghi del medico e altri dipendenti del Policlinico hanno chiesto e ottenuto di essere controllati, per precauzione. "Debolmente positivi", come già emerso martedì, sono risultati due dei quattro specializzandi che sono stati più a stretto contatto col dermatologo cinquantenne. L’unico dei quattro che ha visitato pazienti, nei dieci giorni trascorsi tra l’incontro con il professore universitario e la scoperta che quest’ultimo era stato contagiato, è risultato negativo al coronavirus.

Come già ricostruito nelle prime ore, il docente è stato all’estero per una ventina di giorni, impegnato in convegni con medici di diversi Paesi, prima in Grecia e poi in Germania. Al ritorno, ha accusato alcuni sintomi, e, dopo essersi recato in ospedale per due giorni (durante i quali non ha visitato pazienti, ma ha avuto solo contatti con i quattro specializzandi e probabilmente con alcuni colleghi), è andato a farsi visitare al Sacco, dov’è stato ricoverato inizialmente con una bronchite; al momento delle dimissioni, quando era praticamente guarito, è stato sottoposto al test in via precauzionale, risultando positivo al Covid-19. A quel punto, è scattata l’allerta al Policlinico, gestita l’indomani durante una riunione già in programma dei capi dipartimento dell’ospedale. Diverse decine di persone sono state sottoposte al tampone, e tra queste c’era pure il neurochirurgo, contagiato. Secondo i dati più aggiornati forniti ieri da Regione Lombardia, il numero complessivo di casi di coronavirus a Milano è salito a 11; se consideriamo l’intera area della Città metropolitana, si arriva a 29 persone positive, il 5% del totale di 531 in Lombardia.

Oltre al dermatologo e al neurochirurgo, tra i casi meneghini viene conteggiato pure quello della fisioterapista che lavora a Lodi, mentre quello del corista della Scala ha "un riferimento ad Alzano Lombardo", in provincia di Bergamo, secondo quanto spiegato dall’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera. Che due giorni fa ha rassicurato: "Non c’è a Milano un piccolo focolaio o una realtà di contagio in espansione. Non c’è una specificità milanese".  

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