Coronavirus, Avis: donazioni sospese 21 giorni per chi torna da aree a rischio

Le parole del presidente di Avis Lombardia Oscar Bianchi: nessun pericolo per trasfusioni

Donazione di sangue

Donazione di sangue

Milano, 30 gennaio 2020 - "Non sono state documentate trasmissioni mediante la trasfusione di emocomponenti e non è noto alcun rischio di trasmissione trasfusionale ma in linea con le indicazioni dell'Oms abbiamo rafforzato le misure di sorveglianza anamnestica sul donatore di sangue, applicando una sospensione temporanea di 21 giorni dal rientro per tutti i donatori che abbiano soggiornato nelle aree interessate". A parlare è il presidente di Avis Lombardia Oscar Bianchi.

"A tutti i donatori - ha aggiunto - stiamo raccomandando di informare il servizio trasfusionale di riferimento in caso di comparsa di sintomi compatibili con l'infezione da coronavirus, o in caso di diagnosi, nei 14 giorni successivi ad una donazione". Nessun pericolo dunque per i donatori, sottolinea Avis Lombardia, che, al massimo, saranno costretti ad un periodo di sospensione dell'attività, "come peraltro accade con qualsiasi altra patologia virale"

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