MARIANNA VAZZANA
Cronaca

Coronavirus e fase 2: i mezzi pubblici? Reggeranno con flussi diversi

Paolo Beria, del Politecnico: meno utenti e scuole chiuse la ripresa può essere gestita

Paolo Beria

Miolano, 29 aprile 2020 - La graduale ripresa delle attività sospese causa Covid porta con sé il tema caldo del trasporto pubblico: ci si interroga su come conciliare le esigenze di distanziamento sociale da quelle di mobilità in una città come Milano, ma anche nell’hinterland e in tutta la regione. Ne parliamo con Paolo Beria, professore di Economia dei Trasporti e direttore del Laboratorio di politica dei trasporti al Politecnico di Milano.

Come vede la situazione mezzi pubblici, dal 4 maggio?

"Penso che i flussi saranno inferiori a quelli pre emergenza virus. Questo aiuterà la gestione della ripresa. Milano è una città che si regge sul terziario, che rimarrà in telelavoro. Non vuol dire che non ci saranno problemi, ma non dobbiamo immaginare un impatto ingestibile. La banche saranno chiuse, come uffici, università e scuole. E poi ci sono alternative, non solo l’auto ma anche la bici e gli spostamenti a piedi"

E per chi arriverà da fuori?

"Chi deve venire a Milano ha meno opzioni: o auto o treno, sostanzialmente. Nei primi giorni si creerà un nuovo equilibrio. Per esempio, se qualcuno sceglierà l’auto e non troverà parcheggio, è probabile che poi si sposterà in treno".

Ci potranno essere problemi, per via delle restrizioni?

"Io penso che, sui treni come sulle metropolitane, potrebbero esserci problemi di capacità su alcune corse. Un treno del metrò ha un migliaio di posti, con 4 persone al metro quadro in condizioni normali. Adesso, se ogni passeggero deve tenere un metro di distanza dagli altri, la capacità sarà di un quarto o meno, circa 250 persone. Alle 11 non sarà un problema ma alle 8.30 sì: quindi, o qualcuno regolerà i flussi, oppure la gente dovrà autoregolarsi. Così anche per i tempi di attesa. Ci si organizzerà partendo in anticipo, suppongo. La stessa situazione sarà sui treni"

A settembre riapriranno le scuole: molti studenti sono abituati a spostarsi con i bus. Il sistema va riorganizzato?

"Si sta profilando una soluzione naturale interessante, che prevede di aggiungere ai pullman di linea quelli a noleggio, che non lavorano non essendoci turismo. Così non solo aumenterebbe la capacità di trasporto ma si aprono opportunità lavorative"

La difficoltà principale sarà abituarsi alla novità?

"Mi aspetto disagi nei primi giorni. Magari ci saranno assembramenti. Ma ho fiducia nelle persone: dopo un po’ la gente si autoregola, come è successo con i supermercati "

A Milano le piste ciclabili saranno più utilizzate?

"Milano si è mossa in maniera innovativa, con una visione, prevedendo più spazi per ciclisti e pedoni. L’idea è che, con la scusa del virus, si riesca a cambiare il comportamento, mirando ad abitudini virtuose che proseguano anche dopo".