Coronavirus, la strage dei sacerdoti: tre morti in 72 ore

La Chiesa e le comunità piangono il cappellano del Policlinico, il vicario della parrocchia di via Osoppo e il vicecerimoniere del Duomo

I tre sacerdoti morti

I tre sacerdoti morti

Milano, 20 marzo 2020 - Dopo i medici anche i preti. Allungano la lista dei morti per coronavirus tre sacerdoti deceduti a Milano nell’arco di tre giorni: don Marco Barbetta, 82 anni, fino al 2013 cappellano del Politecnico, don Luigi Giussani, 70 anni (omonimo del fondatore di Comunione e Liberazione), vicario della parrocchia di San Protaso in via Osoppo, entrambi legati all’esperienza di Cl, e monsignor Ezio Fioravante Bisello, 63 anni, vice cerimoniere del Duomo. La Chiesa piange anche i suoi ministri mentre cerca di alleviare le sofferenze della gente comune in un periodo di grande dolore. "Quando sentite le campane suonare - sono soliti dire diversi sacerdoti nelle parrocchie - recitate una preghiera per chi non c’è più". In un momento difficilissimo, in cui anche i funerali sono banditi per evitare i congi, anche solo un pensiero conta. Don Marco Barbetta si è spento martedì 17 marzo: una morte, apprendiamo, riconducibile anzitutto a problemi cardiaci aggravati dal coronavirus. Nato a Milano, aveva in tasca una laurea in chimica. Tra il 1984 e il 2013 è stato parroco di San Pio X a Città Studi e, dal 2006 al 2013, Cappellano universitario al Politecnico di Milano. Poi si era trasferito a Santa Maria Annunciata in Chiesa Rossa. Un prete che si è speso per i giovani, figura nota in Cl a Milano e non solo. È lui il primo prete ambrosiano vittima del Covid-19.

Il giorno dopo , mercoledì 18, l’ha seguito don Luigi Giussani, originario di Bussero, ricordato come "teologo e intellettuale finissimo, il cui pensiero era sempre proiettato verso la speranza", che dal 1984 era vicario parrocchiale a San Protaso in via Osoppo (prima aveva ricoperto lo stesso incarico alla San Pio X di Cinisello Balsamo). Tra i fedeli e gli amici era soprannominato "Giussanello": non solo era omonimo del fondatore di Cl ma era anche un punto di riferimento del movimento. E pure lui, come don Barbetta, aveva a cuore i giovani: è stato assistente spirituale degli studenti dell’Università degli Studi di Milano, oltre che animatore in parrocchia di catechesi per gli adulti. Ieri, il terzo lutto: per monsignor Ezio Fioravante Bisello, originario di Sesto San Giovanni, ricoverato in ospedale una settimana fa al Policlinico. Ha prestato servizio nelle parrocchie di Varese, Gallarate, Somma Lombardo, Ronco Briantino. Dal 2014 era in Duomo: vice cerimoniere e aiuto penitenziere (per le confessioni di casi speciali che vengono trattati dall’autorità episcopale). "Una persona mite, buona e semplice, che prestava servizio con estrema dedizione e umiltà", lo ricordano.

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