Coronavirus, primi due casi a Milano: contagiati abitano a Sesto e Mediglia

Al momento non è noto se abbiano avuto contatti con il Basso Lodigiano. Attesa per l'esito definitivo dei test

L'ospedale Sacco di Milano

L'ospedale Sacco di Milano

Milano, 22 febbraio 2020 - Il coronavirus arriva in provincia di Milano. Tra i 46 casi ufficializzati nel tardo pomeriggio di sabato 22 febbraio dal governatore Fontana, infatti, ci sarebbero persone residenti a Sesto San Giovanni e Mediglia. Il condizionale d'obbligo, visto che i test non sarebbero ancora definitivi. Nel primo caso si tratta di un 78enne ricoverato al San Raffaele, dove si trovata da alcuni giorn (in camera singola) ma non per cause riconducibili al virus. Sono però sopraggiunti alcuni sintomi che hanno indotto i medici ad effettuare il test, che ha un dato un primo esito positivo. Si allarga quindi il perimetro geografico dei contagiati, che fino ad ora era circoscritto all'area del Basso Lodigiano e zone limitrofe; nel secondo caso, quello di un 71enne residente a Mediglia, il contagiato si trovava ricoverato all'ospedale Predabissi di Vizzolo. Una volta risultato positivo al test è stato trasferito al San Matteo di Pavia, uno dei due centri ospedalieri di riferimento in Lombardia insieme al Sacco di Milano. Per entrambi i contagiati residenti nel Milanese non è ancora noto se abbiano avuto contatti diretti o indiretti con il Basso Lodigiano e per entrambi, lo ribadiamo, sono attesi gli esiti definitivi dei test.

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