MASSIMILIANO MINGOIA
Cronaca

Cori anti-Israele in corteo: "Denunceremo in Procura"

Il console Marco Carrai: è apologia di terrorismo, manifestazioni da vietare. Nahum (Pd): frasi inaccettabili, il sindaco convochi le comunità islamiche.

No, quei cori anti-Israele scanditi durante il corteo filo-palestinese di sabato pomeriggio non sono proprio andati giù alla comunità ebraica milanese. La reazione è immediata e prevede anche atti formali e legali. Il video che ha mostrato alcuni manifestanti intonare in arabo frasi che suonano così – "aprite i confini che possiamo uccidere i sionisti, aprite le frontiere così possiamo uccidere gli ebrei" – è la prova di un reato, secondo Marco Carrai, console onorario di Israele per la Lombardia, la Toscana e l’Emilia Romagna. Carrai, in una nota, annuncia che "lunedì mattina (oggi per chi legge, ndr) provvederò a sporgere formale denuncia per il reato di apologia di delitti con finalità di terrorismo alla Procura di Milano in relazione ai cori pronunciati durante la manifestazione pro Palestina di sabato 21 ottobre a Milano. Durante tale manifestazione, infatti, alcuni cori in arabo inneggiavano a “Apriteci i confini, così possiamo uccidere i sionisti, gli ebrei”". Non solo. Carrai chiama in causa anche il Comune e Giuseppe Sala: "Faccio appello al sindaco di Milano affinché siano impedite tali manifestazioni che inneggiano alla pulizia etnica degli ebrei. Una cosa sono i fatti le opinioni altra inneggiare alla pulizia etnica che richiama senza tanti giri di parole il nazismo". Scende in campo anche il presidente della comunità ebraica di Milano, Walker Meghnagi: "Non è possibile fare finta di niente di fronte all’incitamento all’odio e a uccidere chi è di religione ebraica sentiti nella nostra città". Meghnagi chiede "un incontro di approfondimento con Sala e con il presidente della Regione Fontana per analizzare le cause del fenomeno e mettere in campo comuni iniziative per evitare che si ripetano fatti gravi e inaccettabili come quelli di sabato".

Da Palazzo Marino, intanto, arriva la presa di posizione di Daniele Nahum, consigliere comunale del Pd ed esponente della comunità ebraica milanese: "Domani (oggi, ndr) invierò una lettera al prefetto chiedendo che venga identificato chi ha urlato in piazza “morte agli ebrei”. Il diritto a manifestare non deve essere mai messo in discussione ma non è ammissibile permettere esternazioni antisemite dove si inneggia alla morte di una minoranza". Nahum, inoltre, preannuncia che oggi pomeriggio, durante la seduta del Consiglio comunale, lancerà una proposta rivolta a Sala: "Convocare tutti i referenti delle comunità islamiche per un confronto insieme su come limitare la tensione in città a seguito della situazione in Medio Oriente. Devo amaramente constatare che da parte loro non ho sentito una parola di condanna sulle parole d’odio della manifestazione di ieri (sabato, ndr)".

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