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Aggressioni con l'acido, per Levato e Magnani in arrivo la sentenza

La sentenza del processo in rito abbreviato verrà pronunciata mercoledì 13 gennaio, Martina Levato e il presunto complice Andrea Magnani dovrebbero essere presenti in aula

Martina Levato (Fotogramma)

Milano, 12 gennaio 2016 - Salvo imprevisti dell'ultimo minuto Martina Levato sarà presente in aula domani, mercoledì 13 gennaio, per la lettura della sentenza nel processo con rito abbreviato che la vede imputata di associazione per delinquere per una serie di aggressioni con l'acido. Assieme a lei dovrebbe esserci anche il coimputato Andrea Magnani, presunto complice della cosiddetta 'coppia diabolica' composta anche da Alexander Boettcher, amante della ex studentessa bocconiana.

Il broker non ha scelto il rito abbreviato, e il processo a suo carico è a dibattimento davanti ai giudici dell'undicesima sezione penale di Milano e proseguirà venerdì prossimo, 15 gennaio.

Per Martina, finita in carcere il 28 dicembre 2014 e già condannata a 14 anni lo scorso giugno assieme ad Alex per aver sfigurato l'ex fidanzatino Pietro Barbini, il pm di Milano Marcello Musso ha chiesto altri 20 anni di carcere. Per il presunto complice Magnani l'accusa ha chiesto invece 14 anni. In aula, davanti al gup Roberto Arnaldi, potrebbe esserci anche Stefano Savi, anche lui sfigurato con l'acido il 2 novembre 2014 per uno scambio di persona, assistito dall'avvocato Andrea Orabona. Ci sarà certamente il padre Alberto Savi, anche lui parte civile con il legale Benedetta Maggioni. Dovrebbe esserci anche Antonio Margarito che, secondo l'accusa, avrebbe subito un tentativo di evirazione da parte di Martina nel maggio 2014.

Non ci saranno, invece, Pietro Barbini, rappresentato dal legale Paolo Tosoni, e Giuliano Carparelli, che schivò un'aggressione proteggendosi con un ombrello. Martina, che ha sempre cercato di scagionare Alex, ha ammesso soltanto due episodi, il blitz contro Barbini e quello tentato contro Carparelli, mentre Magnani ha spiegato davanti al gup di essere stato, in sostanza, sempre presente durante le aggressioni ma di non essere stato mai a conoscenza dei piani criminali della coppia.