Il contagio in Lombardia corre tra giovani e cinquantenni

L’incidenza monitorata da Ats: over 80 ancora sotto la soglia d’allarme. Lotta contro il tempo per vaccinarli e Letizia Moratti attacca Aria

Il drive-through vaccinale a Trenno

MILANO EMERGENZA COVID 15032021 VACCINI CORONAVIRUS AL DRIVE THROUGH VACCINAZIONE FATTA DAI MILITERI ESERCITO TRENNO VIA NOVARA, ANSA / PAOLO SALMOIRAGO.

Milano, 21 marzo 2021 - Ieri la Lombardia ha aggiunto al conto altri 4.810 contagiati, il doppio dei 2.380 che si scoprirono il 20 marzo 2020, a un mese dal “paziente 1“. Con tutte le sottostime dovute alla penuria di tamponi (allora se n’erano fatti 57.174 da fine gennaio, oggi si processano in un giorno) e a una sanità travolta, passata in 29 giorni da zero a 8.785 ricoverati per Covid nei reparti più 1.050 in terapia intensiva, che contava 381 morti solo nell’ultimo giorno d’inverno. I morti registrati ieri sono un quinto e comunque tanti, 78; nei reparti Corona ieri c’erano 6.891 ricoverati e 791 in rianimazione, tre letti occupati in più ma 54 ingressi effettivi da venerdì. E però , dai 3.722 lombardi nei reparti e 382 in terapia intensiva del 20 febbraio 2021, i numeri degli ospedali sono "solo" raddoppiati, a testimonianza di una terza ondata che corre nei contagi e impatta inesorabile sul sistema sanitario, ma più lentamente anche rispetto alla seconda. A fare la differenza c’è anche l’effetto delle vaccinazioni, nonostante la frenata prodotta da quattro giorni di stop ad AstraZeneca e in Lombardia anche dai pasticci del portale di Aria.

Contro il quale si è scagliata ieri sera Letizia Moratti con un tweet: "L’inadeguatezza di AriaLombardia incapace di gestire le prenotazioni in modo decente – ha scritto l’assessore al Welfare – rallenta lo sforzo comune per #vaccinare. É inaccettabile! Grazie agli operatori che si prodigano vaccinando cmq 30mila persone al giorno e grazie ai cittadini lombardi per la pazienza". Un attacco motivato dal fatto che ieri alla Fiera di Cremona son stati lasciati vuoti centinaia di slot e l’Asst ha dovuto chiedere ai sindaci liste di riservisti per non sprecare le dosi. Lo stesso è successo a Como e al San Gerardo di Monza, anche se, fa sapere la Regione, la giornata s’è conclusa con 1.100 vaccinati a Cremona, 1.300 in Brianza e 772 ultraottantenni iniettati sul Lario, più 212 riservisti reclutati tra i sanitari extra mutua della fase 1-bis.

È una corsa contro il tempo raggiungere gli ultraottantenni col vaccino (mercoledì scorso solo il 35% dei 726mila over aveva ricevuto almeno una dose) prima che lo faccia, col virus, la terza ondata. Tra Milano e Lodi non è ancora successo, in base al monitoraggio dell’Ats Metropolitana, che mappa l’incidenza, i nuovi casi settimanali, per fasce d’età. Nell’ultima settimana consolidata, dall’8 al 14 marzo, le classi sopra la soglia d’allarme rosso di 250 nuovi contagiati per centomila sono quelle tra i 20 e i 69 anni d’età. In testa i cinquantenni (312 per centomila) e i 20-29enni (304 per centomila), che hanno superato il limite già la prima settimana di marzo; anticipati dai 15-19enni, che sono sopra la soglia dall’ultima di febbraio, mentre i sessantenni, i quarantenni e i trentenni l’hanno superata solo nella seconda di marzo. I settantenni sono al limite (232 per centomila) e ancora in crescita come tutte le fasce tranne quelle da 0 a 4 e da 10 a 14 anni; ma l’allarme rosso non lo superano dalla seconda ondata. Anche gli over 80 sono al limite (248 nuovi casi a settimana per centomila).

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