Concorso al Palaido
Milano, 30 settembre 2019 - Un senso di déjà vu, scorrendo le domande del maxi-concorso per dipendenti comunali che si è svolto al Palalido con l’obiettivo di rafforzare gli organici di Palazzo Marino. Alcuni dei quesiti erano una «copia esatta» dei fac simile di test pubblicati su uno dei più diffusi manuali che vengono utilizzati per prepararsi ai concorsi pubblici. Sarebbero stati ripresi e riproposti per il quiz. Con il risultato di avvantaggiare chi, per caso o perché è stato più assiduo negli esercizi, si era già imbattuto in quelle domande. Ad accorgersi dell’anomalia sono stati alcuni candidati, che si sono rivolti anche a sindacalisti e stanno valutando un ricorso al Tar. Puntano il dito sulla società di selezione del personale alla quale il Comune si è appoggiato per l’organizzazione del concorso, secondo loro responsabile dello scivolone. «Io, in particolare, ho notato che una delle domande era identica a quella già incontrata nel manuale che ho usato per prepararmi», spiega una partecipante, che preferisce rimanere anonima per evitare conseguenze sul lavoro. Si trattava di uno dei quiz più classici, la ricerca di una parola per correlare due termini, in questo caso “pub” e “patrimonio”. «Per me è stato un vantaggio perché conoscevo già la risposta - racconta - avevo svolto lo stesso esercizio sul manuale poche ore prima. Ho già partecipato ad altri concorsi pubblici, ma è la prima volta che mi capita un caso simile». Un’anomalia che ha fatto discutere i partecipanti, che ora si preparano alla prossima prova nel concorso, il 16 ottobre, con la speranza di trovarsi davanti domande “originali”.