GIULIA BONEZZI
Cronaca

Bufera concorsi all'ospedale San Carlo: "Fate chiarezza"

Incarichi speciali per tre sindacalisti delle sigle che avevano siglato un accordo. Al Pirellone scatta l’interrogazione dell’opposizione

L’ospedale San Carlo di Milano, uno dei principali poli di cura della città

Milano, 19 maggio 2020 - Cosa succede all’Asst Santi Paolo e Carlo? A chiedere "chiarezza" su "concorsi i cui vincitori erano stati indovinati" adesso c’è un’interrogazione depositata al Pirellone dal Pd. Una selezione espletata "in piena emergenza Covid" ha assegnato tre "incarichi di funzione" (indennità fino a 12mila euro l’anno) banditi l’anno scorso a delegati sindacali (uno, a quanto risulta al Giorno , si è poi dimesso) della Uil, della Cisl e della Fials, "sigle firmatarie dell’accordo aziendale" sul regolamento per le indennità (che impattano sui fondi contrattuali). Un accordo che la direzione ha siglato con parte della Rsu, contestato dai sindacati più votati dai lavoratori. La Fp Cgil aveva fatto ricorso, il giudice ha dato ragione all’Asst, la Cgil ha impugnato.

Ma la selezione per quelle posizioni ora è al centro di un esposto presentato in Procura dall’Usb. Il sindacato ha segnalato d’aver ricevuto il 17 aprile una lettera anonima (di cui ha marcato la ricezione il 25) i cui firmatari, "lavoratori stanchi e preoccupati", hanno azzeccato i nomi dei tre assegnatari degli incarichi conferiti il 30 aprile. Il 20 aprile l’Usb aveva segnalato all’Assessorato regionale al Welfare, e la Cgil all’Asst, che nella commissione esaminatrice c’erano "persone che ricoprono ruoli direttivi" negli Ordini dei tecnici di radiologia e delle professioni infermieristiche (Opi) di Milano e Brianza. E questo non è possibile in base alla normativa, ricordano i dem, sottolineando anche "la grande discrezionalità" della commissione "nell’assegnazione del punteggio". Un commissario con un ruolo nell’Ordine dei tecnici si era poi ritirato, ma, sottolinea l’Usb, gli è subentrato un supplente che ha un incarico nell’Opi. E uno dei tre assegnatari d’indennità è consigliere dell’Opi.

La lettera dei "lavoratori stanchi e preoccupati", si legge nell’interrogazione del Pd, riporta anche "un quarto nome quale vincitore di un ulteriore bando per l’incarico economicamente più remunerato, selezione alla quale l’azienda non ha però dato seguito". Si tratterebbe, in base a un articolo di Business Insider sul cui contenuto Il Giorno ha ottenuto conferme indipendenti, di un altro consigliere dell’Opi e dirigente Fials. Un infermiere categoria D che il 27 marzo si è trasferito all’Asst dei Santi vincendo un bando di mobilità per "l’area Direzione professioni sanitarie e sociali". Il concorso era stato bandito dall’Asst il 14 novembre 2019 in un pacchetto di cinque, poi “rettificati” per delibera il 2 dicembre " sostituen do, tra i requisiti di ammissione, il “non essere stati destinatari di sanzioni penali e non avere procedimenti penali in corso alla scadenza del bando” con “non avere subito condanne penali e non avere procedimenti penali in corso connessi a reati che possono impedire il mantenimento del rapporto di impiego con la pubblica amministrazione “.

Riguarda questa selezione per mobilità, spiegano Natale Cremonesi e Isa Guarneri della Fp Cgil Milano, una contestazione disciplinare ricevuta da un loro delegato aziendale: l’Asst dei Santi lo accusa di averla intralciata "in base a una segnalazione totalmente infondata nel merito – chiarisce Cremonesi –, lo dimostreremo in sede di dibattito". Era la seconda contestazione allo stesso sindacalista in quattro giorni: come già riferito da Il Giorno , l’Asst l’ha messo sotto procedimento per non aver detto in azienda di aver ricevuto un proiettile sul suo armadietto, mantenendo il riserbo chiesto dai carabinieri che indagano sull’intimidazione. Il Giorno ha rivolto al direttore generale Matteo Stocco domande articolate.

Pubblichiamo la sua risposta: "L’Asst Santi Paolo e Carlo, in qualità di pubblica amministrazione, esercita la propria attività per il tramite di atti pubblici consultabili da tutti sul nostro sito aziendale. Chiunque abbia interesse legittimo, soggettivo, può eccepire sugli atti da noi approvati, nelle forme e nelle modalità consentite dalle norme in vigore. Spiace verificare l’accanimento nei confronti di un’amministrazione che è da sempre attenta all’applicazione trasparente e corretta delle norme. Ne è esempio il regolamento sugli incarichi di funzione, per cui Cgil Fp ha perso il ricorso avanti al Tribunale di Milano. A causa di dichiarazioni calunniose lesive alla struttura, e a chi la dirige, abbiamo dato mandato ai nostri legali di provvedere a tutelare l’Azienda nelle sedi opportune".